domenica 14 giugno 2009

Tornano le squadracce nere

Proprio così. Ieri a Milano il Movimento sociale, partito di estrema destra, ha presentato il proprio progetto di istituire una “Guardia nazionale” per partecipare alle ronde autorizzate dal ddl sulla sicurezza del governo. Il loro capo è Gaetano Saya, indagato per istigazione all'odio razziale. Intanto la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per apologia di fascismo.
Già sono immaginabili le loro intenzioni criminali, sotto la copertura di una legge infame. Gli immigrati, i barboni, le prostitute, gli omosessuali, sarebbero i primi ad essere presi di mira. Le ronde fasciste non farebbero che radicalizzare le già temibili ronde padane, che certo non si può dire vadano molto per il sottile.
Il loro equipaggiamento rivela già tutto: “elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero” (La Repubblica). Insomma da truppe paramilitari.
Ecco a cosa conduce una legge securitaria e liberticida, in cui la gestione dell'ordine pubblico vine tolta alle forze di polizia (composte da professionisti addestrati per questo) e affidata a dei dilettanti, degli inesperti che non sanno come bisogna comportarsi e per giunta di idee politiche eversive.
La situazione sembra analoga a quella dell'Italia pre-fascista e proto-fascista, quando lo squadrismo di Mussolini si diffondeva, favorito dai liberali allora al governo che vedevano in esso un mezzo per fermare l'avanzata dei socialisti e dei comunisti. Gli effetti sciagurati di questa politica si sono visti. Analogamente oggi il governo strizza l'occhio a quei gruppi incostituzionali di chiare idee razziste per fermare questa volta non i “rossi”, ma gli extracomunitari, soprattuto, ma anche tutti coloro che vivono ai margini della società, i senzatetto, i ladruncoli disperati, magari anche minorenni, i tossicomani. Contro tutti questi, che minacciano l'immagine di splendente ottimismo che dovrebbe irradiare dal suolo italico, si abbatterà la dura repressione del neo-squadrismo fascio-leghista.
Fascisti e leghisti li abbiamo già visti insieme. In Germania Borghezio manifestava contro la moschea assieme ai naziskin. In Italia sono numerosi i cortei, con tanto di spranghe e saluti romani, che vedono i leghisti uniti a quelli di Forza Nuova.
Già le telecamere nascoste delle Iene avevano immortalato le minacce subite dal reporter Paolo Calabresi, travestito da romeno, che stava rischiando il pestaggio dai rondisti.
Ecco il filmato:


Non ci dovrebbero essere più dubbi sulle reali intenzioni di questa gente.
Naturalmente nessun tg da spazio a queste notizie. Se una donna italiana viene violentata da un immigrato compare in prima pagina, ma se dei fascisti o dei leghisti picchiano un immigrato, nelle televisioni di pre-regime cala il silenzio assoluto.
Ricordate:

Nessun commento:

Posta un commento