domenica 19 luglio 2009

Il morbo di Veltroni

Si sta diffondendo una pericolosissima pandemia, non è il virus della “febbre suina”, non è l'influenza “aviaria”, non è il morbo della “mucca pazza”, non è l'AIDS, ma è un virus mai visto, scoperto solo recentemente, e che colpisce solo una determinata categoria di persone, i dirigenti di sinistra. Se si appartiene a questa categoria si hanno due alternative per diventare immuni: a) smettere di essere dei dirigenti; b) smettere di essere di sinistra. In genere molti scelgono quest'ultima alternativa. Raramente la prima.
Il virus colpisce tutti i soggetti, uomini o donne, che ricoprono incarichi di dirigenza all'interno di partiti politici o giornali di sinistra.
Esso è stato chiamato “morbo di Veltroni” dal nome del primo soggetto affetto su cui è stato studiato. Detto anche “destrite”, per la convinzione dei primi studiosi, ormai ritenuta erronea, che consistesse in un semplice difetto dell'orientamento, causa di una pendenza dalla parte destra. Si è invece riscontrata, attraverso una sperimentazione su ratti comunisti, anche l'alterazione della corteccia cerebrale, e la disfunzione del sistema nervoso centrale con importanti conseguenze sulla normale funzionalità politica.

Sintomatologia

I sintomi consistono nella perdita di contatto con la realtà, soprattutto con quella al di fuori della televisione, in deliri improvvisi e apparentemente inspiegabili, inizialmente si manifestano con affermazioni contro il comunismo e poi, progressivamente, contro il socialismo e contro la sinistra tutta. Allo stadio terminale si può riscontrare una totale perdita di coscienza e di identità politica che può portare nei soggetti più gravi alla paralisi e anche alla morte politica.

Periodo di incubazione

Necessita di un periodo di incubazione molto lungo, fino a decenni. In tutto questo periodo i soggetti colpiti non manifestano disfunzioni o segni di squilibrio. In alcuni casi, una volta manifestatasi la patologia i soggetti possono ricordare di averne avvertito già i sintomi in passato, ma è una mera proiezione del soggetto, dovuta a scompensi della memoria storica.

I casi studiati

Tra i vari casi studiati i più interessanti risultano riguardare i seguenti soggetti:

  • Walter Veltroni. È stato il primo soggetto affetto ad essere studiato e da cui prende il nome la presente infermità. Il soggetto in esame ha manifestato i primi sintomi in età giovane, quando da membro di un partito comunista che annoverava personaggi quali Berlinguer, Amendola, Ingrao, ha cominciato a seguirne altri come Kennedy e Willy Brandt che, con tutto il rispetto, non è proprio quello che ci si apsetta da un comunista. Anni dopo è stato riscontrato un aggravio dei sintomi, con la comparsa di affermazioni del tipo “non sono mai stato comunista” o “il comunismo è incompatibile con la democrazia” (che mostrano lo scompenso dell'attività mnemonica, segno dello stadio già avanzato del morbo). Allo stadio terminale si è registrato il delirio più completo e la perdita della facoltà di distinguere il reale dall'immaginario provato da espressioni vocali come: “l'esponente dello schieramento a me avverso” e la parziale perdita della facoltà di articolare suoni come “Berlusconi” e “io sono di sinistra”. La malattia ha portato il soggetto alla sconfitta elettorale e alla sparizione dalla scena politica. Negli ultimi giorni si è manifestato un ulteriore peggioramento con l'affermazione che Craxi era meglio di Berlinguer.
  • Nichi Vendola. Sebbene il morbo si trovi ancora ad uno stadio primitivo c'è da registrarne il progressivo e rapido avanzamento. I sintomi analizzati sono l'incapacità di riconoscere e di distinguere la sinistra con annessa disfunzione dell'apparato di partito segnato da un visibile deterioramento e da disturbi del sistema immunitario che ne provocano il mancato riconoscimento di germi patogeni come i socialisti craxiani, i radicali e gli scioperi della fame.
  • Maurizio Zipponi. Si tratta di un caso alquanto controverso su cui gli studiosi non sono mai riusciti a trovare un accordo. Secondo alcuni si tratterebbe di una mutazione genetica del ceppo originario che ne spiegherebbe la sintomatologia eterodossa, come la negazione dell'esistenza di destra e sinistra (sull'inesistenza di quest'ultima si può anche convenire, ma è la prima che ci preoccupa, che potrebbe far pensare anche ad una parziale cecità) e la migrazione verso Di Pietro. Per altri invece si tratta di un semplice caso di “sindrome di Mastella”, comunemente conosciuta come “trasformismo”. I sostenitori della prima tesi fanno notare che è sempre presente il medesimo scompenso motorio che conduce allo sbilanciamento verso destra, tipico del morbo di Veltroni, i secondi invece interpretano il fenomeno come una paralisi dello scranno, che può provocare localmente anche difetti motori, come il cambio di partito per conservare un seggio prlamentare.
  • Marco Rizzo. È un caso ancora poco studiato, ma che presenta manifestazioni anomale. Ad esempio l'attività propagandistica in periodo elettorale contro il proprio partito, ma lo spostamento dell'asse politico verso Di Pietro, anche se discontinuo, non lascia dubbi circa la natura del virus.
  • Fausto Bertinotti. Caso di notevole interesse scientifico, data la particolare storia clinica del soggetto. È esemplificativo di come il virus colpisca anche soggetti in ottima salute. La patologia si è manifestata all'improvviso in una forma virulenta su un organismo apparentemente insospettabile. Incapacità di distinguere la mano destra dalla mano sinistra, impedimento nella corretta focalizzazione dei colori, che ne permette la visualizzazione di tutti quelli dell'Arcobaleno tranne il rosso, attacchi di “unionite” che rendono il soggetto in preda a una incontrollabile mania di unire comunisti e anticomunisti, dopo aver fatto per anni scissioni tra comunisti e comunisti, improvvise palpitazioni alla vista di operai, allergia ai luoghi di lavoro, assuefazione alle poltrone di Porta a Porta (ma per quest'ultima ha intrapreso un'efficace terapia di disintossicazione). Riscontrati anche casi di alterazione della coscienza, come prova la sua convinzione che il Pd sia di sinistra. Si pensa che possa aver contratto il virus per contagio dalla moglie, la cui affezione, mai provata, può essere ipotizzata sulla base della frase che una volta pronunciò, alla domanda “cos'è il comunismo?” rispose: “il comunismo è una specie di cattolicesimo”, ma l'attendibilità potrebbe esserne pregiudicata dalla vicinanza di Bruno Vespa.

Come si contrae il virus

Il morbo può essere contratto nei seguenti casi:
  • Per contagio. È la modalità più comune di diffusione. Può bastare un fugace contatto o scambio verbale con un soggetto affetto per trasmettere il virus.
  • Come effetto dell'eccessiva frequenza dei salotti di particolari trasmissioni televisive. In particolare Porta a Porta.
  • A causa dell'ennesima sconfitta subita alle elezioni. Secondo la teoria psichiatrica, sopraggiungerebbe in seguito a uno shock del sistema nervoso e alla scomparsa di sinapsi dell'emisfero destro, dopo quella degli elettori dell'emisfero sinistro. Secondo la teoria psicanalitica come metodo di rimozione del senso di colpa e del sentimento di inadeguatezza dovuto a evento traumatico che porta il soggetto a proiettare il proprio stato emotivo su un oggetto esterno. Secondo le parole della nota psicanalista Katy Fotten: “hai perso perché fai schifo tu come politico, la sinistra non c'entra un cazzo!”
  • Per la concomitanza di due o di tutte le cause suddette.

Cure

Dato che le prime ricerche mediche sono molto recenti non esistono cure allo stato attuale. Secondo Moh Tah Chi, docente di Patologie del sistema politico italiano e cazzologia della sinistra all'Università di Pechino, “Il molbo di Veltloni è inculabile. Chi lo contlae limane semple inculato”. Anche gli elettori, aggiungiamo. Sono state sviluppate cure palliative che prevedono la quarantena del soggetto da tutte le televisioni e da tutti giornali per almeno una legislatura.
Si possono però prendere efficaci precauzioni per evitare di contrarre il morbo: astenersi dalla vicinanza politica con soggetti affetti, fare un uso moderato di Bruno Vespa, evitare di ricandidarsi alle elezioni se si è già stati sconfitti altre volte, se amate lo sport datevi al “tiro al Riformista”, aiuta a focalizzare bene il bersaglio.

10 commenti:

  1. Eppure il morbo continua a mietere vittime...

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  2. Simpatico post, a parte però che, stringi stringi, ci si va sempre a rifugiare nel proprio gruppetto, costringendo gli altri a non essere sinistra, perchè comunque a destra del proprio gruppetto.
    Come dico nel mio post, ci si divide facilmente, ma per un motivo differente da quello che tanti pensano, non perchè si dibatte troppo, ma perchè ci si scomunica reciprocamente, prima ancora di capire cosa ci sia di diverso nelle opinioni politiche in quanto tali, col risultato che non si dibatte proprio su nulla.

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  3. Salve compagno,ho dato un occhiata a tutti i casi descritti.
    Mi iscrivo al tuo blog,per favore puoi farlo anche tu.
    Il mio blog è appena nato e ha bisogno di un po di supporto per crescere.
    Saluti rossi!!

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  4. Post divertente ed ironico, maledettamente vero, tristemente azzeccato.
    Intanto il morbo avanza, speriamo di non dover sventolar bandiera bianca

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  5. Scusami se vado fuori post, ma ho bisogno del tuo aiuto per diffondere un importante iniziativa. Appena puoi passa da me. Ti ringrazio!

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  6. Post davvero divertente. E virus che secondo me vive pericolosamente in coppia con quello della sindrome da Vaticanismo conclamato:quel virus lo ha sicuramente sparso la Binetti entrando dentro al PD...

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  7. Daniele
    E' una teoria interessante, metterò subito al lavoro la mia equipe di scienziati.

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  8. Mi ha fatto talmente ridere il tuo post, e sono così d'accordo che non saprei che altro aggiungere o commentare.
    Rimane, "a risate spente" (come dico io) una fortissima amarezza per quel che certi dirigenti si sono rimangiati e per quanta strada hanno fatto fare... indietro a tanti lavoratori ed a tanta povera gente.
    Perchè il voltagabbanismo conduce purtroppo a scelte politico-sociali devastanti, per lavoratori e povera gente. Ch poi, siamo anche noi.
    Ma di tutto questo, amarezza compresa, non è certo nostra la colpa.
    Certo, come dice Vincenzo c'è 'sta mania della scomunica reciproca; per me, qui il problema più che politico è culturale ed andrebbe risolto con maggior umiltà. Fermo restando che si deve avere sempre un radicale progetto di trasformazione dell'esistente. che così come esiste, non funziona.
    Ciao.

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  9. Caro compagno, questo è un post molto divertente... ma purtroppo, anche drammaticamente vero...

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  10. condivido il post a pieno e anche il metodo...impegnandoci a fondo, forse prima o poi una risata li seppellirà.
    Aggiungerei allo studio anche una severa sindrome, nota come sindrome governamentale...
    detta sindrome colpisce ormai da alcuni anni la grande maggioranza dell'ex sinistra italiana, spingendola a credere che o si ha la vocazione maggioritaria, oppure non vale la pena di esistere...

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