venerdì 10 luglio 2009

Il G8 dei finti grandi


Il G8 dei grandi im-potenti della Terra è probabilmente il più surreale vertice internazionale della storia. In un territorio desolato, come una città dopo i bombardamenti i Grandi Piccoli hanno sfilato tra i terremotati, acclamati come delle rockstar, ostentando tutta la loro commozione in una L'Aquila militarizzata. Più che il centro di un incontro per decidere le sorti del pianeta assomiglia a una città bombardata sotto coprifuoco che tenta di resistere a un attacco militare.
Ma la grandeur manifestata è inversamente proporzionale alla reale importanza dei capi di governo presenti. Innanzitutto il governo italiano, che voleva apparire come stimato a livello internazionale, che va elemosinando ogni briciola di attenzione da parte di altri governi.
Naturalmente le televisioni di un regime da circo non potevano che esaltare l'incontro come un grande evento internazionale apparendo così quanto meno ridicole agli occhi della stampa internazionale. Ma la corte del Grande Puttaniere è quantomai goffa nel tentativo di accattivarsi qualche simpatia oltreconfine. Il Guardian e il New York Times, che il ministro Frattini crede dei piccoli giornali (sic!) – mica come Libero e Il Foglio! – hanno irriso l'organizzazione del G8 (
Corsera) e allora gli zimbelli del Grande Utilizzatore si sono precipitati nel tentativo ridicolo di delegittimazione dei più prestigiosi giornali del mondo.
Ancora più patetici i telegiornali, che hanno trattato un evento politico come una sorta di galà mondano, o un festival del cinema (c'era anche George Clooney, seguito come un'ombra da Veltroni che invece non lo cagava nessuno!). Il tg1 di Linguolini mostra le immagini di Lula che regala la maglia del Brasile a Obama, di Mubarak sull'auto elettrica inseguito dalla scorta, oppure di Obama che gioca a basket. Segno, evidentemente, che di politica ce n'è ben poca. Soprattutto quando non sei il Guardian o Il New York Times e di criticare non ci pensi nemmeno.
Paradossale il contrasto tra lo spiegamento di mezzi e la contenuta importanza di un evento secondario. Sospeso il Trattato di Schengen, chiuso il porto di Ortona: “Dal 3 al 13 luglio è vietato navigare, sostare, ancorare imbarcazioni di qualsiasi genere, effettuare immersioni subacquee e pescare. E' proibito ai cittadini anche passeggiare e fare footing all'interno della cosiddetta "zona rossa" di Ortona” (
ANSA). Se la Terra fosse invasa dagli alieni probabilmente non ci sarebbe un tale spiegamento di forze.
Questi “grandi” con le loro mogli sono osannati, quasi fossero dei monarchi dotati di facoltà taumaturgiche, ma la loro è la politica dell'immagine: grande appariscenza, poca sostanza. Tutto dovrebbe far capire il fatto che il paese ospitante è l'Italia, che di potenza mondiale ha ben poco, a cominciare dal suo presidente, ricattato da una prostituta e dalla camorra. Un presidente che cerca disperatamente l'attenzione di qualcuno e si abbassa a riverire il dittatorucolo della Libia.
Chi fa parte del G8? Naturalmente l'Europa, un'Europa come al solito, anzi forse oggi più che mai, prona agli interessi atlantici. Se ai tempi di Chirac e Schreder Francia e Germania osavano opporsi alle scelte di Bush, oggi seguono pedissequamente Obama in tutto, e fanno a gara a chi è più obamiano. Privati di qualsiasi autorevolezza, al punto che durante la visita del Capo di Stato americano in Francia Sarkozy veniva ignorato a tutto vantaggio dell'alleato d'oltreoceano. Altro che Francia antiamericana! Sono lontanissimi i tempi di De Gaulle, quando la Francia stava fuori dalla Nato e apriva alla Cina! Non parliamo della Gran Bretagna. Il più fedele alleato di Washington. Ma un conto è, naturalmente, che l'alleato si chiami Winston Churchill, un conto è che si chiami Gordon Brown, a capo di un partito che è appena diventato l'ultimo del parlamento britannico, per la prima volta nella storia. Forse l'unico paese decoroso è la Russia, la vera superpotenza europea. Assente la Spagna, che ha surclassato l'Italia a livello di ricchezza prodotta e di prestigio internazionale. L'Italia ha invitato invece l'Egitto (Mah!). Tra tutti i paesi in ascesa, è una scelta quantomeno discutibile. Forse perché è il più filoamericano dei paesi in via di sviluppo. Ignorato il Sudamerica, se si esclude il Brasile altro “ospite”, che non poteva essere ignorato. Mancano invece Argentina, Venezuela, Cile, Paraguay. C'è il Messico dell'altro amicone dello Zio Sam, Felipe Calderon, salito al potere con una elezione assai sospetta, molto più di quella iraniana.
C'è poi, naturalmente, l'astro nascente, la stella, Barack Obama, colui che doveva dirigere i lavori, per far stare in piedi questa sceneggiata, forse il presidente americano più dipendente dal soldo delle multinazionali. Ma basta paragonare questa sceneggiata con la Conferenza di Yalta dove si incontrarono Roosevelt, Stalin e Churchill per rendersi subito conto del declino del vecchio Occidente in questi ultimi anni. La questione è: c'è un fronte dei paesi emergenti, Cina, India, Russia, Sudamerica, Sudafrica. E ce né un altro dei vecchi, Europa e Nordamerica più il Giappone. Questi ultimi sono indebitati con i primi, ma sono loro che dovrebbero “dirigere” l'incontro.
A cosa serve allora questo G8? Semplicemente come “passaggio di consegna” dai vecchi ai nuovi?
L'incapacità di decisione delle potenze poco potenti si è manifestata in tutta la sua grottesca realtà. Non c'è un accordo sul clima. Qualcosa per l'Africa. Poco. Berlusconi in conferenza stampa se la prende con l'Onu sulla questione degli aiuti internazionali. Eppure è stato proprio il suo governo ad aver tagliato i fondi per la cooperazione internazionale.
Per finanziare la ricostruzione dell'Aquila? Francia e Germania promettono di ricostruire le chiese (li mandiamo lì i terremotati?) ma questo G8 è costato alle tasche dei contribuenti 400 milioni di euro. Tutto per una parata ridicola. Quei soldi potevano bastare e avanzare per ricostruire L'Aquila. Obama ha avuto il suo campo da basket e poi naturalmente non potevano mancare le auto elettriche, come per i giocatori di golf, perché i leader mondiali non possono mica camminare, quando non sono impegnati a sfilare. Il tutto mentre i cittadini aquilani crepano di caldo nelle tende.
Le proteste, ignorate come al solito dai media, sono quindi del tutto giustificate. Ma anche questa volta la macchina della propaganda di Sua Escrescenza è riuscita a far passare i manifestanti per dei terroristi. Proprio poche ore fa è arrivata la notizia della liberazione dei terribili estremisti arrestati per aver protestato contro il G8. Chissà cosa potevano aver fatto. Una barricata con gli striscioni?
Ma la cosa veramente straordinaria è che Ahmadinejad ha protestato contro la repressione della polizia italiana (
asca) contro i “no global” (per la stampa tutti quelli che protestano sono “no global”). L' Italia e tutti i “grandi” di questo G8 avevano espresso viva indignazione per le vicende iraniane. E ora l'Iran li ripaga con la stessa moneta. Come dire: voi non siete migliori di noi. Colpito e affondato!
Questo è stato il G8 della disfatta delle ormai ex potenze imperialiste, costrette a mendicare l'aiuto dei Paesi emergenti, che presto li surclasseranno, per conservare quel po' di credibilità che ancora godono presso i loro popoli, un G8 che ha tentato disperatamente, senza riuscirci, di risollevare l'immagine devastata del governo italiano, facendone pagare il costo ai terremotati.

7 commenti:

  1. E' chiaro che ormai il G8 non ha più senso di esistere, nemmeno dal punto di vista dei potenti della Terra. Tanto è vero che le questioni fintamente discusse, saranno rinviate al prossimo G20 che si svolgerà a Pittsburgh.
    A L'Aquila si è assisito alla pagliaccesca parata ad uso e consumo del governo italiano. Ma questa volta gli è riuscita meno, con gli aquilani che non lo hanno acclamato ed i giornali stranieri contro.

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  2. Crocco ha ragione è ormai solo una parata di stelle, utile solo al Papi per distogliere l'attenzione dalle sue porcare... Hasta la vista!

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  3. Mi spiace Matteo, ma la Russia è attualmente uno dei regimi più indecenti dell'Occidente....Un governo nazionalista, corrotto, mafioso, antidemocratico, che tappa la bocca a qualunque dissidenza con mano pesantissima e avvalla un razzismo strisciante contro tutti coloro che hanno gli occhi a mandorla (per non parlare dei neri e degli ebrei) e che abitano all'est di Mosca...
    Quanto ad Ahmadinedjad, credo che gli alleati ce li dobbiamo scegliere tra personaggi decenti... e il leader iraniano è totalmente indecente. Detta da lui la critica alle repressioni di polizia, per quanto possa essere fondata, resta solo una puzzolente provocazione...

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  4. Chiara, "Un governo nazionalista, corrotto, mafioso, antidemocratico, che tappa la bocca a qualunque dissidenza con mano pesantissima e avvalla un razzismo strisciante"
    A me sembra la fotocopia del nostro governo fascio-leghista.
    Certo il governo russo non sarà il migliore possibile, ma quello italiano, quello francese o quello inglese non sono poi migliori.
    Quanto all'Iran non capisco perché se ci sono scontri tra polizia e manifestanti in Iran, la colpa è della polizia e del governo repressivo. Se ci sono a Vicenza, la colpa è dei no global guastafeste.
    E poi tutta questa attenzione su un paese che sta tentando di liberarsi dal giogo dell'imperialismo americano è veramente sospetta. Perché non c'è stata la stessa attenzione sull'Egitto, dove c'è un governo anche peggiore, e guarda caso presente al G8? forse perché è alleato dell'occidente?

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  5. Matteo, non è che il fatto che noi siamo nella fogna renda più presentabili i nostri vicini.
    In Francia, in Italia o in GB esiste ancora la ibertà di stampa. I russi se la sognano.
    L'Iran ha un regime fascista e antisemita, oltre ad essere un paese in cui è applicata la sharia. Lo stesso non lo si può dire, alla leggera, dell'Egitto.

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  6. Chiara, Mubarak ha usato metodi anche peggiori di quelli iraniani. Durante le elezioni ci sono state intimidazioni e violenze contro gli oppositori, nonché la violenta repressione dei partiti islamici. Ma questo i media "democratici" non lo hanno detto, mentre hanno fatto scoppiare un casino con le elezioni regolari in Iran, guarda caso Mubarak è alleato degli Usa nonché filoisraeliano.
    La verità è che l'Occidente ha l'arroganza di credersi superiore ma adotta quegli stessi metodi repressivi che dice di condannare, vedi rivolta delle banlieu a Parigi, vedi G20 a Londra, vedi G8 di Genova.
    Per non parlare poi delle tante Guantanamo sparse per il mondo.

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  7. Il Mondo non cambierà mai ,purtroppo è la pura verità , solo se saremo Uniti potremo affrontare l'inquinamento

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