Eccezionalmente Eresia rossa ha ottenuto un'intervista dai tre candidati alle primarie del Partito Democratico.
DAL NOSTRO INVIATO (cioè io... che cazzo volete non sono mica il Corriere della Sera!)
Pierluigi Bersani
D: Salve, Bersani, i risultati degli iscritti la danno per ora vincente, lei si sente sicuro di questo risultato?
R: Ma certo! Ma io lo ero da sempre, sapevo di poter contare su un forte sostegno da parte dello zoccolo duro del nostro partito
D: intende gli iscritti? Gli elettori più fedeli?
R: No, lo zoccolo duro, ho detto!
D: e qual è?
R: ma come qual è? Ma lo sanno tutti! Massimo D'Alema.
D: e perché sarebbe lo zoccolo duro?
R: perché ha detto che se vince Franceschini me lo tira in testa, lo zoccolo.
D: capisco, ma da cosa deriva la sua sicurezza? Lei crede che la sua influenza possa bastare per farla vincere?
Bersani: quando D'Alema gli ha detto di
"correre" per la segreteria lui lo ha preso
in parola
R: no, anzi, ho un paura tremenda!
D: di perdere?
R: ma no! Di D'Alema!
D: ma non ha appena detto che
crede nel suo sostegno?
R: e come se ci credo! Anche troppo!
D: e allora dove sta il problema?
R: come faccio a spiegarglielo? Non lo sopporto più! Lui mi perseguita! Qualsiasi cosa faccio è sempre là a dirmi come devo comportarmi.
D: per esempio?
R: la mattina quando mi sveglio mi telefona per chiedermi come mi sento, se ho dormito bene, se vado in bagno regolarmente...
D: si preoccupa per lei...
R: ma cosa! Quello mi sta sempre addosso! Vado al supermercato e lui mi dice cosa devo comprare...
D: cioè le da consigli su come fare la spesa?
R: l'altra volta per esempio è sbucato dal carrello della spesa e mi ha detto: “Pierluigi ma che fai? Hai già preso l'anguria e i pomodori” “e allora?” “e allora di che colore sono i pomodori e l'anguria? Rossi, quindi penserebbero che ci vogliamo spostare a sinistra” “allora tolgo l'anguria e prendo il cocco che è bianco” “ma no! Hai già preso il latte, così pensano che ci vogliamo spostare al centro! poi qui mi hai messo la polenta, potrebbero pensare che ci vogliamo alleare con la lega, allora per compensare devi metterci anche il cous cous che fa società multietnica... e il pane... non prendere la solita pagnotta o penseranno che siamo troppo attaccati alle tradizioni, ma no! Prendi una baguette che fa molto Sarkozy, non possiamo lasciare la destra francese a Berlusconi” e via di questo passo! Le dico, un inferno!
D: interessante. Ma poi come è andata a finire?
R: ho preso le emmemens che sono di tutti i colori così ci teniamo aperte tutte le porte.
D: a proposito, lei conferma l'alleanza con Di Pietro? E preferisce un'intesa con l'Udc o un'apertura a sinistra?
R: secondo D'Alema... cioè... voglio dire secondo me, il Pd non può farcela da solo, non può prescindere da un'alleanza con l'Idv, anche se è un alleato difficile, del resto bisogna creare con l'Udc un fronte comune di opposizione. Ma d'altro canto anche allargare l'alleanza alla sinistra potrebbe essere interessante...
D: insomma, tutti quelli che sono all'opposizione?
R: non mi fraintenda, non ho detto questo. Io penso infatti che l'antiberslusconismo non ha mai risolto nulla.
D: quindi?
R: quindi ci alleeremo anche con la lega!
D: sta scherzando?
R: no! Come diceva Massimo? La costola della sinistra...
D: è sicuro che la base capirà questa scelta?
R: no, infatti ci mettiamo pure il Sudtiroler Volkspartei, l'associazione degli invalidi di guerra, la federazione italiana di pallamano, il comitato per la caccia al tacchino selvatico, l'unione degli apicoltori e la curva del Piacenza.
D: niente più?
R: Ah! Dimenticavo, naturalmente anche Belzebù e Wanna Marchi.
D: non crede sia un'alleanza un po' troppo allargata?
R: lo so, ma non importa.
D: preferisce il pluralismo?
R: no, non mi importa perché tanto non vinceremo mai le elezioni comunque.
D: senta Bersani, in questa campagna elettorale si è parlato poco di programmi, lei cosa propone?
R: come scusi? In che senso?
D: avrà pure un programma, una piattaforma politica, una visione della società diversa da quella degli altri due candidati...
R: ma lei è rimasto ancora a 'sto punto? Ma dove vive? Lo sanno tutti che in Italia i programmi politici sono stati aboliti per legge.
D: Davvero? E quando?
R: governo D'Alema: si ricorda la bicamerale? Secondo lei che l'abbiamo fatta a fare?
D: c'è sempre lo zampino di D'Alema...
R: eh, be' è quello più intelligente tra noi, del resto... non ci vuole poi molto!
D: grazie Bersani. E in bocca al lupo!
R: meglio dire in bocca a D'Alema.
Dario Franceschini
D: Salve, Franceschini. Domani si terranno le primarie. Lei crede di vincere?
R: Io sono fiducioso che gli italiani, desiderosi di cambiamento e di voltare pagina rispetto al passato, chiedano un partito forte e aperto, capace di rispondere alle mille esigenze che la società...
D: si? Continui...
R: ma no, senta, facciamola finita, non ne posso più di recitare 'sti pistolotti, tanto a chi la do a bere? Si sa che vince D'Alema.
D: D'Alema? Ma lui non è candidato alla segreteria.
R: nemmeno nel '98 era candidato alla presidenza del consiglio, eppure guardi cosa è successo.
D: immagino che lei pensi che dietro Bersani ci sia D'Alema a muovere le fila?
R: ma no, è ovvio. Io penso che D'Alema sia dietro tutti e tre.
D: ma come? Anche dietro di lei?
R: ma certo! Tutte queste primarie sono un gioco organizzato da lui. Lui si diverte alle nostre spalle e noi lavoriamo come schiavi!
D: posso capire che D'Alema eserciti una certa influenza, ma adesso non le sembra di esagerare?
R: ma, no. Ascolti. Chi ha fatto cadere Prodi per mettersi al suo posto? D'Alema. Chi ha fatto vincere Berlusconi?
D'Alema. Chi ha tolto di mezzo Veltroni? D'Alema. Chi ha portato avanti la candidatura di Bersani? D'Alema. Chi vincerà le primarie?
D: Bersani?
R: no! D'Alema! Sempre D'Alema.
D: non crede di esserne un po' ossessionato?
R: certo che sono ossessionato, lui mi insegue, mi ricatta!
D: sicuro di quello che dice? È un'affermazione molto pesante!
R: a lei posso dirlo, ormai sono esasperato! Lui mi perseguita ovunque, me lo trovo davanti a qualunque ora della notte che mi spia e complotta contro di me.
D: cioè entra in casa sua?
R: non solo, entra nei miei sogni!
D: ah! Cioè se lo sogna la notte!
R: si. E proprio mentre sogno di vincere le primarie, portare il pd al governo e diventare presidente del consiglio acclamato da folle oceaniche ecco che spunta lui a rovinare tutto.
D: penso che lei avrebbe bisogno di un ottimo psichiatra. Eppure non si direbbe a guardarla in televisione. Sempre così calmo e misurato!
R: ah perché lei non mi conosce! Arrivi a un certo punto che non ce la fai più. Per anni ho fatto la gavetta nella Dc, tra gente come Cossiga, Andreotti, De Mita e Forlani. Poi nella Margherita dietro Rutelli. Nel Pd ho dovuto fare il secondo di Veltroni e contare un cazzo. Adesso, potevo avere la segreteria tutta per me e finalmente contare qualcosa, arriva D'Alema e non solo mi piazza Bersani. Ma mi mette contro pure Marino!
D: però anche lei se l'è un po' cercata! Da secondo poteva allearsi con Marino e diventare segretario. Invece lei ha detto che non si farà nessun accordo.
R. mi rifiuto di ricorrere a mezzucci di questo tipo.
D: ma che mezzucci, mi scusi: senza una maggioranza assoluta ci sarà un segretario debole.
R: “vince la squadra che totalizza il punteggio più alto” è il regolamento della Figc.
D: la federazione dei giovani comunisti italiani?
Franceschini: "se non potrò fare il segretariodel Pd, farò almeno il
capostazione"
R: no. Federazione Italiana Giuoco Calcio.
D: non è mica una partita di calcio. Il punto non è chi arriva primo ma chi ha più consensi. E se due candidati alleandosi ottengono la maggioranza assoluta non fa niente se nessuno di loro arriva primo.
R: questo regolamento non l'ho mai sentito. Di che sport si tratta?
D: si chiama Politica.
R: non lo conosco. Mi dispiace, ma non ne ho mai sentito parlare. Sarà uno sport molto poco diffuso.
D: effettivamente sì, di questi tempi, non è molto praticato. La gente preferisce i Reality show.
R: mi scusi ma adesso devo lasciarla, devo andare al confessionale.
D: a redimere i suoi peccati?
R: ma no! Nella grande Casa del partito Democratico a parlar male degli altri candidati senza parlare di nulla. E poi devo fare le nomination.
D: buona fortuna!
R: grazie! E lei segua un po' più lo sport il mercoledì sera.
Ignazio Marino
D: Salve, Marino.
R: Hello, my friend!
D: lei si presenta come outsider in queste primarie. Ma cosa l'ha spinta a candidarsi?
R: voglio un partito aperto. Un partito laico, con un'identità forte. Che sappia dire sì quando deve dire sì e no quando deve dire no. Boh in tutte le altre occasioni.
D: lei si pone come un innovatore che vuole cambiare i vertici del partito.
R: esatto. Bisogna saper dire sì, quando bisogna dire...
D: questo lo abbiamo capito, ma
Marino con i colleghi della Columbia University e il pupazzo
Fuffy, suo consigliere politico.
lei cosa propone?
R: è semplice. Andarcene tutti negli Stati Uniti.
D: per imparare dalla politica americana?
R: no, no. Proprio per andarcene.
D: si spieghi meglio.
R: è mai stato in America? Si sta da dio. Sopratutto se fai il chirurgo e guadagni milioni di dollari.
D: non faccio fatica a immaginarlo.
R: allora ci trasferiamo là tutti noi del partito democratico.
D: ma per quale ragione?
R: si ricorda cosa diceva Kennedy: “esci, partito, dalle tue stanze!”?
D: ma quello era Majakovskij!
R: lo so ma non era abbastanza meritocratico. Allora l'ho cambiato.
D: vabe' insomma...
R: io voglio fare proprio questo. Farlo uscire.
D: dalle stanze?
R no. Dall'Italia. Sono più drastico. Ci vuole un cambiamento radicale.
D: capisco. Ma non crede sia difficile pensare che lei così possa vincere le primarie?
R: può darsi, però sarebbe divertente.
D: piuttosto mi dica: lei ha detto di voler cambiare i vertici di partito. Ma chi sostituirebbe e con chi?
R: guardi, basta con i professionisti della politica. Perciò ho fatto una lista, ascolti: David Letterman al posto di Fransceschini che fa più ridere. Bob Dylan al posto di Bersani che almeno è più intonato quando canta l'inno di Mameli (che sarà sostituito da quello americano). Bruce Springsteen al posto di D'Alema, un rocker pieno di energia al posto di un vecchio comunista della nomenklatura. E infine, la Harvard University al posto della Binetti. Ci vuole una cultura laica. E soprattutto molto ma molto snob.
D: continuo ad esser del parere che non sia granché per vincere.
R: senta: ma chi le dice che io voglio vincere? Secondo lei con Bersani sostenuto da un vecchio marpione come D'Alema e Franceschini sostenuto dai cattolici, me ne esco io fresco fresco, appena di ritorno dalla Florida, pensando di vincere?
D: e allora perché si è candidato?
R: ma così, sa? Per gioco. Secondo lei perché la Toyota corre in Formula uno? Per vincere il mondiale? Perché il Cagliari partecipa al campionato? Per vincere lo scudetto? È un gioco! Ci si diverte!
D: ma come è un gioco? Ma...
R: ma sì, bisogna essere sportivi nella vita, bisogna saper perdere. Perché scannarsi? Dopotutto è solo un gioco!
D: ma come un gioco! E i migliaia di precari? E i pensionati che non arrivano alla fine del mese? E gli operai in cassa integrazione? E i disoccupati senza lavoro? E gli immigrati?
R: sono stati alla Columbia University?
D: non credo proprio.
R: allora non mi interessa. Li ringrazi per l'interessamento ma dica loro che le mie proposte sono sufficienti.
D: non credo sia questo il loro problema.
R: lo so. Scherzavo. Lo so qual è il loro problema.
D: e qual è?
R: semplice. La mancanza di meritocrazia in questo paese! Non tutti i geni della scienza possono andare all'estero a guadagnare milioni di euro come ho fatto io.
D: ma quanti sono i geni della scienza?
R: nel parlamento italiano due. Io e la Montalcini.
D: insomma, quando arriverà il giorno che il Pd si interesserà dei problemi veri della gente?
R: mai, stia tranquillo. Quel giorno non arriverà mai. Non corriamo rischi.
D: la saluto. Buona fortuna per le primarie.
R: grazie, anche se si dice Good Luck!.
D: se, va be'.
Grazie per le risate...credevo fosse uno scherzo anche la notizia del marco rizzo che fonda l'ennesimo partito di comunisti sinistri popolari ma non per "il voto", no-no, non parleranno neanche di elezioni............. stavolta allora la campagna, invece di farla per l'idv, per chi la farà?
RispondiEliminaDi Rizzo e della sinistra parlai in un altro post satirico: http://eresiarossa-matteo.blogspot.com/2009/07/il-morbo-di-veltroni.html
RispondiEliminaMa è bellissimo questo post, mi hai fatto ridere di gusto!
RispondiEliminaps ma magari si trasferiscono tutti in America, tanto per tutti e tre è il loro punto di riferimento!
Stiamo a vedere come finirà, io invece non soffro di sindrome da Rizzo e gli occhi li tengo ben aperti...
RispondiEliminaMi sono persino rifiutato di postare su queste primarie: se c'è ancora gente in giro che pensa di salvare qualcosa in Italia tramite il PD, non cìè proprio che farci, non esiste modo di fargli cambiare idea. L'ho detto: è come con le religioni: hai voglia di dire a un musulmano che la sua religione è un prodotto della storia di quei popoli, continuerà giorno dopo giorno a girarsi verso la mecca per pregare Allah.
RispondiEliminaIntervista bellissima^^^ Ho riso di gusto!!
RispondiEliminaDavvero divertentissima. La battuta delle emmemems di Bersani é strepitosa LOL!
RispondiEliminaUn po' di risate era ciò di cui avevo bisogno... Grande!
RispondiEliminaMolto divertente, il post, Matteo.
RispondiEliminaInoltre, è sostenuto da parecchio ritmo.
Tutto quello che il Pd non avrà mai e che probabilmente, non gli si potrà neanche chiedere...
E dopo il pastrocchio che hanno fatto per creare questo ibrido (ds+margherita) magari tra loro c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di criticare il grande Enrico Berlinguer.
Ma come fanno a guardarsi allo specchio?