venerdì 11 settembre 2009

Mafia di governo


È praticamente la prima volta che un presidente del consiglio dichiari pubblicamente di avversare un procedimento contro la mafia. Ovviamente non è la prima volta che un capo di governo abbia rapporti con le cosche. Ma non era mai avvenuto che facesse una dichiarazione come quella che Silvio Berlusconi ha rilasciato alla stampa. “So che ci sono fermenti in Procura, a Palermo, a Milano, si ricominciano a guardare i fatti del ’93, del’94 e del ’92. Follia pura.”, “Quello che mi fa male è che della gente così, con i soldi di tutti, faccia cose cospirando contro di noi” (Agoravox). Parole gravissime, passate tra il silenzio generale di maggioranza e opposizione con soltanto una protesta scarsamente pubblicizzata dell'Associazione Nazionale Magistrati, perché è pericolosissimo che chi governa getti discredito su un'indagine, ancor più se questa indagine riguarda la mafia. Certamente Berlusconi ha modo di preoccuparsi circa la propria posizione in merito, avendo, egli e il suo partito, da lungo tempo l'appoggio e i voti della mafia, nonché il sostegno economico della stessa. E del resto così si spiega la ragione per cui il “miglior presidente di sempre” abbia ospitato a lungo nella sua villa il boss Vittorio Mangano presentatogli da Dell'Utri, il quale, quest'utlimo, fu protetto da Berlusconi quando finì sotto processo.
La mafia ha da sempre, e continua tuttora, ad esercitare una pressione sul grande “statista” di Arcore, ora con accordi di scambio, ora con richieste, ora con minacce, come quando Mangano fece esplodere una bomba in casa sua.
Così ha ritenuto opportuno di cominciare un'altra campagna di delegittimazione della magistratura, in merito alle indagini riaperte (l'Unità) e nulla dimostrano le dichiarazioni del Ministro della Giustizia Alfano che invece ha detto legittimo il lavoro dei magistrati. Ci mancherebbe. Non ci voleva certo lui per dirlo. La cosa incredibile è che i processi debbano ricevere l'approvazione di Lor Signori del governo, nonostante in uno stato di diritto la magistratura debba essere indipendente dal potere esecutivo. È assurdo che chi governi si arroghi il diritto di giudicare valide o non valide le inchieste della Magistratura. Ma ormai nel nostro paese questa è diventata prassi comune. Comunque sia, i rapporti tra il partito di maggioranza e il suo capo con la mafia sono ampiamente provati dalle dichiarazioni dei pentiti e dai processi svoltisi e dalle inchieste giornalistiche. Questo già da sé basta a smentire chi sostiene che questo governo sia all'avanguardia nella lotta contro la mafia. È più plausibile invece, dati i presupposti, che gli arresti, senza dubbio importanti, di questi ultimi periodi, vadano ricondotti ad una lotta interna a Cosa nostra, che vuole eliminare gli elementi scomodi, coloro che vorrebbero conquistare una posizione di potere a danno della gestione attuale. E questo lo dimostra la gestione del potere a livello locale dove è prassi comune che le imprese facciano affari con la mafia e la camorra, in particolare a livello locale e basta leggere il libro “Gomorra” per capirlo e capire la copertura a livello politico del fenomeno.
Ciò nonostante vediamo un Paese che sembra disinteressarsi alla faccenda. Che continua a credere come un bambino che a costoro al massimo si possa imputare qualche scappatella coniugale, qualche peccato veniale, ma nulla di più. Data la totale mancanza di senso della legalità che esiste in Italia, reati come l'evasione fiscale, lo sfruttamento della prostituzione, o il falso ideologico, di cui chi ricopre le più importanti cariche delle istituzioni si è macchiato, paiono delle semplici marachelle da ragazzini. Non è vero forse che in Italia le tasse sono troppo alte? E allora è giusto evaderle (come disse qualche tempo fa il “grande statista”). Chi si vende lo fa di sua spontanea volontà e allora cosa si può imputare a coloro che sono coinvolti in un simile traffico? Sostenere pubblicamente il falso è un atto comune, chi non ha detto mai una bugia in vita sua? E allora tutto diventa giustificabile, anche i rapporti con la mafia e può capitare che un Ministro dica che con la mafia bisogna convivere, senza che questo provochi le sue dimissioni e costi la sconfitta politica al suo partito. Così a nessuno più importa se Berlusconi sia o meno in rapporti con grandi organizzazioni criminali. Si cerca di sviare il discorso, dicendo che le accuse servono come attacco politico contro Berlusconi. Ma ammesso, e non concesso, che ciò sia vero, questo non basta a falsificare le accuse. Pur ipotizzando che i magistrati siano tutti dei bolscevichi ciò non dimostra affatto la falsità delle loro accuse. Si tenta di negare un'accusa, rivolgendo contro chi la formula un'altra accusa. Il meccanismo è tipicamente mafioso: la delegittimazione di chi la pensa diversamente e che può intralciare i propri affari. Come dire, anche se io sono coinvolto, loro non sono più puliti di me, quindi è inutile che vi facciate tanti scrupoli. “Sono tutti uguali”. Il qualunquismo, come sempre, è l'arma migliore di coloro che i qualunquisti accusano: il “governo ladro”. E allora il qualunquismo si rivolge nel suo opposto e cioè il giustificazionismo. Se tutti sono sporchi, tutti sono puliti, perché non si può fare a meno di essere sporchi, in questo mondo. E quindi non si ha più nessuno scrupolo a dare il proprio voto ai candidati della mafia. Non fa più nessuno scalpore che un capo di governo si opponga alle indagini contro la mafia. È soltanto una lotta di potere, null'altro. Eppure, per fortuna, esistono persone capaci di demolire questo fallace argomento, con la loro stessa esistenza. Uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato che dimostrarono la possibilità di poter rifiutare ogni compromesso, di opporre un rifiuto radicale a un sistema marcio fin nel midollo e che continua a produrre idee altrettanto marce, come quella che sarebbero “tutti uguali” e che lo stato di cose attuali rimarrà sempre lo stesso, in omnia secula seculorum. Ma l'eternità, come dovrebbe insegnarci la storia, non esiste, gli imperi crollano, le dinastie cadono in rovina, sistemi sociali che si credevano consolidati vengono spazzati via come ramoscelli al vento. E anche i re vengono decapitati.

A tutte le anime belle che non ancora credono alle connivenze mafiose di Berlusconi basti vedere questi due interessantissimi video:

4 commenti:

  1. Purtroppo, le cose stanno come tu dici, e purtroppo la gente si adatta, come è sempre stato nella storia dell'umanità. Per questo, io insisto tanto nelle responsabilità della classe dirigente, e di come qualsiasi cambiamento politico reale richieda una nuova classe dirigente da prefigurare già adesso attraverso la costruzione di un'avanguardia.

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  2. "Eppure, per fortuna, esistono persone capaci di demolire questo fallace argomento, con la loro stessa esistenza." E' vero. Ma senza una massa che prenda coscienza al loro seguito, non rimane che il loro ricordo.

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  3. Matteo caro,immagino che se ti scrivo che sono concodorde con tutto ,sfondo una porta aperta vero?
    Il fatto grave è che tutte le tv hanno mandato in odnna il pezzo,senza proferir parola ,quantomeno di distanza su silimi parole e argomenti-Specie per l'effetto psicologico che simili dichiarazionei hanno sul povero becero bue italiano medio!Al contrario,sai che pensa il popolino? ovvio che lui non puo' che avere ragione, è gia', non si puo' mica essere cosi coraggiosi e sfrontati fino a quel punto!!Quindi?? è innocente-è solo un povero perseguitato-peccato che uno dei suoi primi mestieri era il guitto da plcoscenico,sulle navi da crociera,lo racconta ad ogni piè sospinto-Cio' che non dice è come e perchè conquistava le maliarde danarose-
    Una volta li chiamavano gigolo',oggi semplicemnte puttani al maschile-Ecco spiegato come lui sia cosi bravio a mentire,il miglior attore d'avanspettacolo-e perchè abbia cosi feeeling con questioni "zoccolare!"
    Detto cio', ieri avevo una rabbia,era li con Zapatero e lui che fa? che dice in conferenza stampa?Anzichè parlare dell'ordine del gg ,parla dei suoi problemi sessuali se paga o non paga le donne-se le conquista po se le paga-E di queste dichiarazioni hai visto qualcuno rimarcar strano???ma va la,ma va la;;;chi ha rimarcato la sfrontataggine di simili dichiarazioni"private" in un incontro pubblico e di Stato? nessuno-
    Io mi meraviglio che la gente ancora gli creda e si meravigli, se qualcuno,in qualche modo cerca ancora,con poche forse(peraltro) di arginare un simile stronzo-La sua storia personale la conosco bene,molto bene,ogni tanto mi viene voglia di andare da travaglio a raccontargli qualcosina che sicuramente non conosce-
    Poi mi dico che non vale la pena,in fondo che è un Pidusita lo sanno tutti,persino i sassi e i vertici si comandano grazie ad loggie/associazioni di Tipo Piduista,è una vita che il cavaliere nano conosce questi meccanismi e ne fa parte-
    Mandante o non mandante di qualunque fatto è comunque colpevole e tanto basta-Sopportare anche le sue lagnanze sulla sua privacy violata, e poi parlarne in pubblico quando NON è RICHIESTO E NESSUNO GLIE LO HA DOMANDATO è il massimo-
    Siamo un popolo di cogLioni-questa è la reaLta'-Intanto, Oggi l'essenimo pianto-
    11 settembre -ho rivisto per l'ennesima volta il film di Michael Moore e vedere tutti quei bambini morti solo per una sporca guerra di Bush deI PETROLIERI E DEL LORO MALDETTO PETROLIO, ,delle sette sorellE Arabe,compreso Bin Laden e la sua big family-
    Se poi penso agli affari che berlusconi ha fatto e stretto per scopi personali e non di stato con bush e Putin,ti vieee si la voglia di pensare che anche lui e i suoi figli debbono fare la stessa fine di migliaia di morti innocenti,pensa,persino di quei soldati americani che ignari perchè ignoranti e poveri hanno seguito le parole del nazista Bush-
    Come vedi qualunque tasto si tocchi,si finisce sempre nella loro sporca guerra per il vil denaro con cui comndano tutto,specie sti quattro stronzi di giornalisti piegati a 90° con la carolta nel cul...

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  4. il filmato sui pentiti merita di essere diffuso...

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