venerdì 12 marzo 2010

Il Mondo secondo il Bilderberg

Poiché vedo che negli altri blogs si insiste ad occuparsi delle talpe che infestano il giardino di casa, mentre un uragano sta per travolgere la città, io preferirei pensare prima all'uragano, che alle talpe.
Per chi non avesse capito la metafora le talpe sono le vicende e i battibecchi provincialotti di casa nostra, l'ammissione o meno di una lista alle regionali, il candidato tal dei tali in odor di mafia, i massaggi di Bertolaso e così via. Posso capire che queste cose possano riscuotere un certo interesse nel pubblico. Purtroppo però i giornali e le televisioni, e anche, ahimè, la maggior parte dei bloggers, non pensano ad altro che a queste faccende secondarie, nel pieno di un progetto eversivo mondiale, per stravolgere la nostra società, non quella italiana (sia chiaro nel caso che alcuni pensassero io stia parlando del regime berlusconiano) ma quella del mondo intero. Tutto questo avviene sotto i nostri occhi, mentre continuiamo a guardare il dito, invece di guardare la luna. Lo dico senza alcuna intenzione polemica. Per un attimo smettiamola di occuparci di Berlusconi e degli affari del piccolo orticello di casa nostra. Ormai lo abbiamo capito che è un mafioso, massone, delinquente, corruttore e quant'altro e chi non lo ha ancora capito non lo capirà mai. Quindi è inutile. Cerchiamo di concentrarci almeno una volta su dei fatti di portata internazionale che sono ben più importanti e determinanti di quanto accade a Palazzo Chigi o ad Arcore e purtroppo assai meno conosciuti.
Il pericolo per la democrazia c'è, o meglio, non per la democrazia che non esiste, ma per quella sorta di tribunato della plebe che fino a qualche anno fa permetteva al popolo di contare qualcosa. Questo pericolo, però, non viene dal governo italiano, quest'ultimo è una mera pedina e abbastanza secondaria del piano mondiale volto a cancellare i nostri diritti.

Fatta questa premessa verrei ora al merito della questione. Occupati come siamo nelle vicende di casa nostra forse molti di noi non si sono accorti di quanto sta succedendo in Grecia se non, al più, per la cronaca (bugiarda) di giornali e televisioni. Si è parlato della crisi del debito dello stato ellenico, paventando persino un collasso. In realtà questo grande pericolo per il debito greco non solo è inesistente, ma artatamente diffuso dall'Unione Europea e dai grandi speculatori internazionali. La situazione del debito greco non è più tragica di quella che c'era fino a un anno fa. Tuttavia questo allarme ha creato le condizioni perché si verificassero due eventi: da una parte gli interventi come il taglio della spesa pubblica che il governo della penisola ha messo in atto come contromisura per questo male immaginario, quindi l'aumento delle tasse sui prodotti di largo consumo e un taglio pesante degli stipendi; dall'altro enormi affari per gli speculatori.
Questi ultimi li chiamano Credit Default Swap e sono dei prodotti derivati che consistono in una sorta di assicurazione contro il mancato pagamento dei debiti. Più o meno quello che avviene con una normale assicurazione, solo che qui sono in gioco migliaia di miliardi. Così gli investitori, una volta diffusa la notizia dell'imminente collasso del debito in Grecia, si sono gettati su questi swap. È un po' come se viveste in un territorio sismico e venisse da voi un geologo a diffondere la notizia che presto ci sarà un terremoto dove abitate. Voi, e tutti gli altri abitanti, vi fareste l'assicurazione per proteggervi da un crollo della vostra abitazione, tuttavia il vostro assicuratore sa che non ci sarà nessun terremoto, per cui sareste solo voi a pagare e non l'assicurazione.
Chi ci guadagna in tutto questo? L'assicurazione. Chi ci perde? Gli assicurati.
In Grecia sono scesi in piazza attivisti, sindacati, partiti di sinistra, a mobilitarsi contro questa truffa che li costringerà a pagare un prezzo molto alto.
È proprio nella culla della civiltà occidentale che si gioca una partita determinante. I giocatori in campo sono da una parte le grandi istituzioni economiche (FMI in testa) e le fortissime lobby di pressione (il Gruppo Bilderberg), dall'altro i vari governi che obbediscono ciecamente alle direttive dei primi.
Lo scorso maggio uno degli attori fondamentali di questa partita, il Gruppo Bildergerg si riuniva, guarda caso, proprio in Grecia, in modo molto discreto, perfino troppo.
Per chi non lo sapesse alle riunioni del club Bilderberg partecipano tutti i più potenti magnati dell'economia e della finanza, soprattutto banchieri, qualche capo di stato e qualche politico, ma per lo più si tratta dell'elite capitalistica mondiale. Non sono dei semplici forum o conferenze, ma una sorta di comitato selezionatissimo per decidere le strategie da adottare, quali operazioni favorire sui mercati, quali politiche fiscali gli stati debbano adottare, quali riforme vanno bene e quando e in che modo decidere un intervento armato in Medio Oriente. Si tratta di decisioni tutt'altro che superflue.
Le riunioni del Bilderberg vengono tenute segrete, e si cerca di tenere i giornalisti lontano, non lesinando minacce e intimidazioni per i meno ubbidienti.
Lo sa bene Charile Skelton, l'inviato del Guardian che si trovava sul posto proprio per seguire l'attività dell'esclusivissim club dell'aristocrazia mondiale e che ha dovuto subire le sgradevoli, e per nulla cortesi, attenzioni della polizia.
Vi hanno partecipato personaggi come la regina Beatrice d'Oladna, azionista di maggioranza della Royal Dutch Shell, David Rockefeller, della JP Morgan e uno dei fondatori del Bilderberg, il direttore della Deutch Bank Josef Ackermann, Roger Altman ex sottosegretario di Clinton.
Vi erano anche nomi italiani come Romano Prodi, Tommaso Padoa-Schioppa, il governatore Draghi e il direttore di Telecom Franco Bernabé
Presente anche una nutrita delegazione dell'amministrazione Obama.
Lo scopo principale del club Bilderberg è quello di creare un nuovo ordine mondiale con un unico superstato senza nessuna forma di democrazia, comandato dalle grandi istituzioni economiche.
Il tema fondamentale del vertice dello scorso maggio riguardava la situazione economica.
Si può dire che esistano due correnti di pensiero, all'interno del Bilderberg: coloro che vorrebbero una depressione economica prolungata e coloro che invece sono per una crisi intensa ma di breve durata. Tutto questo allo scopo di realizzare il progetto del nuovo ordine che è nei loro piani.
Già si progetta di creare due grandi poli, secondo il giornalista Jim Tucker l'ex Primo Ministro svedese Carl Bilt avrebbe parlato di un grande dipartimento planetario della sanità implementando i poteri dell'OMS e un analogo dipartimento del tesoro, permettendo al Fondo Monetario Internazionale di acquisire nuove funzioni.
Si vorrebbe inoltre creare una banca centrale del Mondo: Jeffrey Garten, ex sottosegretario di Clinton, ha dichiarato: “i leader mondiali dovrebbero iniziare a preparare il terreno per la creazione di una banca centrale globale”.
Tutto questo significherebbe che le scelte economiche, sanitarie e monetarie degli stati sarebbero delegate a questi organismi potentissimi e totalmente indipendenti da un qualsiasi controllo popolare. Questa deriva autoritaria è favorita dallo stesso processo di costituzione dell'Unione Europea, in particolare col Trattato di Lisbona che esautora di fatto i parlamenti nazionali e delega il potere alla Commissione, e che prevede persino la pena di morte in caso di sommossa.
Per riassumere ecco quanto accaduto: il club Bilderberg che progetta di costruire un governo mondiale autoritario e dispotico scatenando una crisi economica senza precedenti si riunisce a maggio in Grecia. Qualche mese dopo scoppia il caso del debito pubblico dello stato ellenico e il governo mette in atto delle austere misure per fare cassa sulla pelle dei cittadini. Nel frattempo il progetto dell'Unione Europea avanza e gli stati nazionali perdono sempre più la loro sovranità e tutto ciò che ad essi è connessa (diritti sociali e civili dei cittadini) a favore della UE.
Queste sono le carte in tavola. Vi renderete tutti conto di come, messe così le cose, la questione sia molto più preoccupante dei processi di Berlusconi e tuttavia non vi si dedica nemmeno la metà dell'attenzione che spendiamo per questi.
Si sta giocando una partita sulle nostre vite, una partita alla quale noi non siamo invitati. C'è bisogno di rompere quell'omertà che aleggia su queste questioni, dobbiamo smetterla di guardare semplicemente all'interno dei nostri confini nazionali e di cominciare a capire come vanno davvero le cose in questo mondo che non è stato creato né da Berlusconi, né da Bersani, né dai candidati del Lazio, ma da gruppi di interesse ben più potenti e tuttavia, non abbastanza conosciuti.
Finché non capiremo quali sono i veri responsabili dei mali che ci affliggono, non riusciremo mai non solo a cacciare un Berlusconi qualunque, ma, cosa ben più importante, a difendere i nostri diritti, le nostre vite, la nostra salute e la nostra dignità, ciò che ci spetta e che ci sta venendo tolto da loschi eppure potentissimi figuri che tramano alle nostre spalle per i loro interessi e contro i nostri.
È arrivata l'ora di svegliarsi e (per usare una metafora platonica) cominciare a guardare in faccia chi proietta le ombre nella caverna in cui siamo rinchiusi.


Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap

http://conflittiestrategie.splinder.com/post/22297873/L’OMBRA+DEL+BILDERBERG+E+DEL

http://www.gennarocarotenuto.it/12599-borsa-greca-seri-draghi-stesse-facce-stesse-razze/

http://it.peacereporter.net/articolo/15810/Grecia,+vertice+del+Bilderberg+Group:+brutta+esperienza+per+l%92inviato+del+Guardian

http://www.altraconsapevolezza.it/?p=90

http://www.altrainformazione.it/wp/2009/06/01/il-piano-del-bilderberg-per-il-2009-rifare-leconomia-globale/

http://www.reset-italia.net/2008/07/26/lisbona-zitta-zitta-avanza/

http://www.maristaurru.com/index.php/Articoli/Bilderberg-in-Grecia-decidono-come-affamarci-in-vista-del-nuovo-ordine-mondiale.html

10 commenti:

  1. Caro Matteo, tu che mi segui sai benissimo come la penso. Soprattutto sul Belrusconismo(anti e pro. Fai bene a fare un analisi globale e soprattutto parlare di queste grandi strutture sovranazionali e trasversali che danno le direttive su tutti i governi. Il Gruppo Bilderberg è uno di questi, e come hai detto tu si riuniscono in gran silenzio e soprattutto a porte chiuse.

    Però penso che sia anche sbagliato chiamare "orticello di casa" alcuni problemi gravi che attanagliano il nostro Paese.. Uno di quelli è la 'ndrangheta che ci ha colonizzato e c'è voluta l'intercettazione di un Di Girolamo per capire quello che denuncio da tempo: i politici sono semplicemente dei servetti, delle marionette senza alcuna dignità. Tra quelli c'è anche Berlusconi. Per questo concordo con te quando dici che certamente tutto questo non l'ha creato un Berlusconi o un Bersani, perchè loro sono semplicemente una delle conseguenze.

    Un abbraccio!

    Quello che chiamo "orticello di casa2 è un fenomeno globale, va oltre i confini del nostro marcio Stato.

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  2. Interessante come al solito. Bilderberg lo conosco, anzi, NON lo conosco da tempo. Uno di quei gruppi di potere di cui si sa troppo poco (e su cui un sacco di dietrologi e complottisti azzardano speculazioni e fantasie, il che non aiuta). Quel che si sa è comunque sufficiente a destare preoccupazioni, come se non bastassero già le mafie, le lobby di pressione a Washington e la CIA. La mia impressione è che Bilderberg sia molto eurocentrico come gruppo di lavoro, e che sicuramente sia dietro a diversi dei problemi che affliggono l'Unione Europea.

    Il fatto che l'incontro recente sia avvenuto in Grecia non mi pare che una coincidenza, oppure una sgradevole scelta simbolica, ma potevano fare un incontro anche a Rotterdam e decidere quel che han deciso. Non conosco abbastanza di economia per capire a fondo le ipotesi sulla situazione greca, ma che ci siano dietro grandi porcate non l'ho mai messo in dubbio.

    Buone cose

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  3. Incarcerato io non volevo dire che bisogna sottovalutare problemi come la mafia o la 'ndrangheta, semplicemente volevo lanciare questa provocazione per far notare come non si dia a certe questioni l'attenzione che meritano. Bisogna occuparsi di mafia e bisogna combattere anche la mafia, però mentre oggi una buona parte dell'opinione pubblica è sensibilizzata su questo tema non lo è per nulla per quanto riguarda le lobby economiche che controllano le istituzioni nazionali e internazionali, su questo la gente è del tutto disinformata.

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  4. Ho postato anche io più volte sui vari circoli esclusivi internazionali di potenti di cui Bilderberg è soltanto un esempio. Mi è sembrato in verità più opportuno farlo su argomenti a mio parere più evidenti, quali i vari conflitti in cui l'Occidente si è fatto coinvolgere, ed anche le questioni attinenti il settore della salute. Sulla situazione della finanza pubblica greca, credo piuttosto che ormai abbiano solo una fifa tremenda, perchè il salvataggio del sistema finanziario ha richiesto la creazione di deficit di bilancio tali da mettere a repentaglio la stessa solvibilità degli stati. La situazione finanziaria è paradossale perchè la soluzione trovata corrisponde a un pannicello caldo. Basta riflettere sul fatto che l'origine della crisi c'era una crisi di liquidità, e che gli stati hanno risposto immettendo liquidità, che però ora si ritrovano come debito pubblico. Prima o poi, questa situazione si rivelerà incompatibile con bassi tassi d'interesse, perchè i titoli emessi per coprire i deficit di bilancio saranno sempre crescenti. Finchè il PIL rimarrà depresso, chi ha soldi non avrà alternativa a prestarli anche gratis agli stati, ma appena dovesse partire la tanto auspicata ripresa economica, allora i tassi schizzeranno verso l'alto a razzo, e ne vedremo delle belle. Insomma, ancora della crisi non abbiamo ancora visto quasi niente, saranno lacrime e sangue.

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  5. Matteo, come sei ottimista! Se la la stragrande maggioranza della gente fosse sensibilizzata sul tema della criminalità organizzata, oggi non avrebbe tutto questo potere.

    Comunque fai bene a parlarne ed è giusto rilanciare il tema delle strutture sovranazionali. Sono loro che decidono tutto. Mi dispiace che il movimento no global si sia affievolito. I Potenti ci sono riusciti in questo.

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  6. Incarcerato, io ho detto solo che è più sensibilizzata rispetto ad altre questioni. Tutti sanno che la mafia c'è e ne conoscono il potere, molti di meno sono quelli a conoscenza del potere del club Bilderberg e dei suoi veri scopi.

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  7. Come al solito un ottimo post.
    Per quanto rigurda i blog nostrani vero in questo periodo abbiamo scritto tanto di liste in ritardo e altro ma credo che sia stato in portante per sottolineare l'escalation del regime che continua a togliere libertà in silenzio... è vero anche e qua concordo con te che andrebbero considerati e molto i fatto come quelli della grecia soprattutto come hai fatto tu non come farebbe il tg1, vero è che siamo umani anche noi blogger e a volte non riusciamo proprio a parlare di tutto quello che vorremmo.
    Mi fa piacere che lo abbia fatto tu
    un saluto

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  8. Ciao compagno Matteo. Sono stato incuriosito dal link che hai lasciato sul gruppo da youtube, e me lo sono letto tutto. Hai messo sul campo un argomento straimportante ed una analisi che dovremmo cominciare tutti a fare per capire e per uscire da questo capitalismo. La gente non si rende conto di come è pilotata e succube del mercato e dalla finanza. Per questo guardo alla Grecia con molta attenzione, guardo ai Greci ad hai loro movimenti, sindacati e partiti comunisti che hanno alzato il livello del conflitto sociale allargandolo alle masse e non mantenendelo compresso all'interno delle segreterie dei vari partiti. Sono riusciti a creare le basi di una vera e propria lotta di classe che unisce varie culture politiche ma soprattutto vari settori che solitamente sono frazionati l'uno dall'altro. Come pensionati e studenti, privato e pubblico ecc... Il partito comunista greco ha un compito molto importante, quello di incanalare la rabbia sociale sui canali giusti, e potrebbe (sono ottimista) rappresentare un primo segno di riscossa che potrebbe allargarsi agli altri stati. Che ne pensi? Io mi sto facendo una convinzione cioè che basta una qualche scintilla per far esplodere una nuova stagione di lotte, non tutti i paesi sono narcotizzati come l'Italia.
    (1000pugnialcielo)

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  9. Carissimo Matteo, ideologicamente io sono ai tui antipodi: leghista e cattolico. Condivido pero' con te che oggi i discorsi ideologici sono pura accademia, la politica e' purtroppo diventata il nuovo oppio dei popoli, come galline ci becchiamo, mentre dei pazzi esaltati dal potere giocano a scacchi con le nostre vite.
    Prima di impostare la rivolta bisogna informare la gente, ma la gente ci prendera' per pazzi.
    Ho paura.

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