lunedì 24 agosto 2009

Superenastolto


Televisione e stampa ci stanno massacrando con questa storia del superenalotto, il montepremi sempre più grande, le vincite, le interviste idiote ai tabaccai e alle persone che giocano; hai giocato? Quante volte giochi? Cosa faresti se vincessi? E via di questo passo. Cosa può fregarmene quello che ci farà il Sig. Rossi con i suoi 100 milioni di euro? Cosa può fregarmene di chi sia questo Sig. Rossi? Cosa può fregarmene del superenalotto?
Io non gioco a queste lotterie demenziali pubblicizzate dallo Stato e dalla televisione pubblica che paghiamo con il canone e con le tasse. Non partecipo per due ragioni; una perché non voglio diventare ricco: non ho l'ambizione di vivere in una villa di 500 mq con piscina, di girare con un mercedes coupé o con un Suv per le strade del centro e vestire capi da 1000 euro ma prodotti a 5. Chiamatemi pure scemo. Ma a me certi prodotti di lusso hanno da sempre dato allo stomaco. Per dare ai ricchi la villa da 500 mq, il mercedes e il Suv, il capo da 1000 euro ci sono i poveri che devono sgobbare tutto il giorno per 800 euro al mese. E non venitemi a dire che il ricco se li è sudati. Giocare in borsa non è sudare, speculare sugli immobili non è sudare, sfruttare manodopera non è sudare, evadere il fisco non è sudare. E non è sudare neanche vincere al superenalotto.
In secondo luogo non partecipo a questa febbre collettiva perché sono contrario a questa istigazione allo sperpero che lo stato continua a perpetuare servendosi della tv pubblica. Il tg1 di ieri è stato qualcosa di scandaloso, praticamente tutto dedicato a questa faccenda della vincita “storica”, con la complicità dell'imbecillità della gente che si presta a queste strumentalizzazioni. I servizi a raffica hanno anticipato la situazione in Afghanistan, il pestaggio di un ragazzo omosessuale e persino la mano del Papa! (e sappiamo quanto sia attenta la rai quando c'è di mezzo la bianca tonaca). Ma non si rende conto nessuno di come lo stato specula su quella che in molti casi, per molte persone, è una droga vera e propria? Lo stato ha privatizzato i treni, le autostrade e persino l'acqua potabile, ma continua a gestire quello che è a tutti gli effetti gioco d'azzardo, ha senso tutto questo?
Per questo io al superenalotto non gioco e spingo tutti a non giocarci e la stessa cosa vale per lotterie varie, scommesse sportive e quant'altro.
Questa nostra società continua ad alimentare il sogno di Cenerentola, “non preoccupatevi se avete un salario da fame, se il vostro padrone vi sfrutta e se non potete permettere a vostro figlio di andare all'università, tanto potete giocare alla lotteria e sperare di diventare ricchi, c'è sempre un principe azzurro che potrebbe bussare alla vostra porta”.
Le probabilità di vincere, si sa, sono bassissime, talmente basse che è come dire nulle. Eppure tanta gente si illude ogni volta, diventa ossessionata da questa mania, aizzata dalla televisione pubblica, da direttori di testata che offendono la categoria e che dovrebbero solo essere espulsi immediatamente dall'albo se esistesse un minimo di etica professionale in questo paese.
State tranquilli: non vincerete mai la lotteria, se non cifre ridicole dopo averne speso il doppio per giocarci durante l'anno. Fate meglio a risparmiare quei soldi, o magari a darli in benficenza.

5 commenti:

  1. Vedo che anche tu affronti il problema delle lotterie. Come immagini, siamo perfettaemnte d'accordo. Ciò che veramente mi indigna non è tanto la debolezza delle persone che si fanno dominare da quello che considerano a torto un sogno meraviglioso da raggiungere, quanto ciò che affermi all'inizio, la TV, i mezzi di comunicazione di massa utilizzati allo scopo scientificamente portato avanti di prendere in giro le persone, per quanto riguarda le lotterie e per quanto riguarda il resto.

    RispondiElimina
  2. Con me sfondi una porta aperta neanch'io ci gioco. Trovo soprattutto vergognoso lo spazio dato dai media: uno può anche voler giocare ma un tg non dovrebbe occuparsi di queste banalità ma di cose più importanti e magari dando notizie vere e non edulcorate quando non false tout court.

    RispondiElimina
  3. Mi piace. Coerente con il tuo pensiero e a tema con il blog... Un saluto

    RispondiElimina
  4. Concordo pienamente. Personalmente, non ho mai giocato. Però il fatto che milioni di persone giocano, la dice lunga sulla maturità della popolazione e spiega anche perché nel nostro paese non ci può essere una vera democrazia. Per questo sarebbero necessari cittadini democratici, ossia capaci di pensiero autonomo e non dipendenti dai giornali e dalla televisione e, quindi, un sistema di istruzione e di informazione più serio.

    RispondiElimina
  5. D'accordissimo con quanto scritto...non mi aspettavo nient'altro dai mass media italiani.Su cento euro incassati, per esempio, la lotteria gestita da Sisal, ne versa il 49,5% allo Stato, quindi il vero vincitore in tutto ciò sono le casse statali. Pareva assurdo che l'informazione nostrana non sponsorizzasse il tutto.

    RispondiElimina