venerdì 28 agosto 2009

Tony Blair, l'illusione della sinistra


L'incantesimo è svelato. Per molto tempo e ancora oggi la sinistra ha avuto e continua ad avere profeti fasulli. Si pensi a politici come Bill Clinton, come Bettino Craxi, come Segolene Royal, Walter Veltroni o come lo stesso Barack Obama. Ci sarebbe da domandarsi che cosa di loro susciti tanta ammirazione a sinistra, visto che di sinistra, nelle loro politiche e nei loro programmi, ce n'è ben poca. Forse l'illusione che una volta abbandonati senza troppi scrupoli il marxismo, possa essere rimpiazzato dalle strampalate e confuse tesi dei suddetti personaggi. L'illusione che possa esserci una “Terza via” tra socialismo e liberismo. Un simile assunto è stato smentito dai fatti, perché i cantori della nuova politica finivano puntualmente per ricadere nel secondo.
Tra codesti “innovatori” c'è da annoverare senz'altro Tony Blair. La sua vicenda è esemplare perché a un certo punto ha deciso di gettare la maschera. Lo ha fatto proprio ieri, ospite del meeting di Comunione e Liberazione, e già questo dovrebbe dire tutto. L'avvenimento è da far rientrare nel progressivo avvicinamento dell'ex Primo Ministro britannico alla Chiesa Cattolica, cominciato con la miracolosa conversione del 2007.
Ma è interessante il discorso che ha tenuto davanti alla platea ciellina. Coloro che non conoscessero il personaggio rimarrebbero stupiti sapendo che è stato per molto tempo additato a modello dai politici di sinistra.
L'orazione, accolta da calorosi applausi, comincia con una confessione: “andavo a messa già da molti anni, ho sentito che la Chiesa cattolica era la mia casa, non solo per il magistero e la dottrina, ma anche per la dimensione universale della Chiesa cattolica”. Dunque, nel periodo in cui i vari Fassino, D'alema, Rutelli e compagnia bella dicevano di ispirarsi all'ex Premier britannico, costui andava a messa e sentiva il magistero e la dottrina della Chiesa come “la sua casa”. Che immagine poetica! Dunque altro che laburismo! Il vero ideale politico di Tony Blair è la dottrina sociale cattolica! Di conseguenza, la vera ispirazione dei nostri politici “moderatamente di sinistra” che si ispirano a Tony Blair era ed è sempre la dottrina sociale della Chiesa. Andiamo bene! Poi il grande uomo di sinistra critica “l'individualismo”. “Il perseguimento del massimo profitto – prosegue – a breve termine, senza guardare al bene comune, è un errore e non porta né al profitto né al bene”. Dopo avere per anni al governo promosso politiche liberiste che facevano contenta la destra adesso ci viene a parlare dei mali dell'individualismo, una doppia morale tipicamente cattolica. Ha assimilato bene gli insegnamenti di Papa Ratzinger, non c'è che dire.
D'accordo, non sarà stato il massimo in campo economico, però almeno ha portato avanti una giusta battaglia sulla laicità: “troppo spesso la religione è vista come una sorgente di conflitti” e qui tutti i suoi ammiratori tra le file radicali già incominciano a storcere il naso, ma qual è il compito della religione? “fare quello che da soli non si può fare” ah davvero? Io pensavo fosse la politica quella. “La voce della Chiesa dovrebbe essere ascoltata” tranquillo, Tony, in Italia non c'è pericolo! Va bene, fin qui passi, ma quando giunge ad attaccare “il laicismo aggressivo” io qualche domanda comincerei a farmela se fossi in coloro che lo hanno a lungo creduto un campione della laicità. Ma non finisce qui. Il “socialista” inglese sembra essere posseduto dal demone di Gasparri quando dice: “Il sostegno chiaro e solido della Chiesa cattolica supporta i politici”. Alla faccia della laicità! Un politico dovrebbe rincorrere l'appoggio della Chiesa? E questo sarebbe l'alfiere della laicità?
“Nei nostri Paesi abbiamo radici giudaico-cristiane e dobbiamo esserne fieri. Anche se siamo di fedi diverse e abbiamo le nostre identità, viviamo nelle stesse città e ci sono valori comuni che tutti devono rispettare” Bagnasco si frega le mani, Calderoli si frega le mani, Berlusconi forse lo inviterà a Palazzo Grazioli, ma senza la moglie, offrendogli qualche graziosa accompagnatrice per festeggiare la fede ritrovata. Il grande statista non solo ripropone la solita solfa delle radici cristiane dell'Europa, che è una chiacchiera perché l'Europa ha parimenti radici islamiche, pagane, mistico-orientali, orfiche, deiste, illuministe etcetera, etcetera; non solo, ma giunge persino a sostenere che dobbiamo rispettare quei valori comuni di ascendenza giudaico-cristiana. Socialista, abbiamo già appurato che non è. Liberale, dopo questa uscita, certo non si può dire. Ma allora che cos'è? Ognuno giudichi da sé. Certamente dopo questo discorso ai suoi vecchi ammiratori dovrebbe venire da dirgli, come faceva Moretti con D'Alema: “dì qualcosa di sinistra!”. Qualcosa di sinistra Blair lo disse, nel lontano 1983, nel suo primo discorso da parlamentare: “Non sono socialista perché la lettura di un libro di testo ha acceso la mia fantasia e neppure perché provengo da una tradizione accettata senza riflettere; lo sono perché credo che il socialismo sia l'ideale più vicino ad un'esistenza che sia insieme, razionale e morale. Esso è per la cooperazione, non per la competizione; per l'amicizia, non per la paura. Esso sostiene l'uguaglianza”. Chissà cosa avrebbe detto il giovane Blair di uno che ha mandato i soldati in Afghanistan, in Iraq e in Serbia a massacrare civili, mentendo al popolo inglese sulle inesistenti armi di distruzione di massa irachene.
Allora la pensava così. Che cosa gli rimane oggi di quelle idee? Semplicemente nulla. Come nulla rimane del Veltroni dirigente comunista, o del Bertinotti versione Subcomandante.


Fonti:
ASCA
L'Occidentale
Wikipedia

11 commenti:

  1. Non entro sull'aspetto religioso della sua conversione (sincera o utilitaristica...) ma credo che si debba sempre giudicare l'operato politico.

    Detto questo Blair quantomeno non ha, mi pare, mai attaccato il laicismo britannico né mai tentato di soppiantare l'anglicanesimo cercando di scardinarlo a favore del Papa.

    Qui invece mi pare che la musica sia diversa... poi possiamo parlare di politica e vedere se davvero Blair ed altri hanno saputo fare vere riforme di sinistra. E questo é un altro paio di maniche ma sul punto in questione mi sento di osservare che cmq un atteggiamento che da noi cmq esiste (Rutelli dai radicali ai verdi alla conversione.... ha cambiato più partiti lui che Vieri squadre di calcio...) non ha impedito a Blair di governare senza limitare i diritti altrui soprattutto laici. E questo resta un punto a suo favore.

    RispondiElimina
  2. Daniele, non ha mai attaccato apertamente la laicità perché la società inglese non glielo ha permesso, essendo quella più laica della nostra. Se fosse vissuto in Italia le cose sarebbero andate ben diversamente.
    Inoltre ha promosso delle politiche liberiste e di destra, senza contare la sua responsabilità, inferiore solo a quella di Bush e della Casa Bianca, nella guerre che stanno dilaniando l'umanità.

    RispondiElimina
  3. Di Blair in quanto tale, mi interessa ben poco: del resto, non l'ho mai stimato. Ciò che realmente m'interessa è come egli, assieme a tanti altri esempi nella politica europea, rappresenti l'inesistenza di una vera politica socialdemocratica. Questa idea che ha a lungo dominato il vecchio continente, si è dimostrata come una nuvola, discioltasi al primo raggio di sole, non lasciando di sè alcuna traccia. I risultati delle ultime elezioni europee questo ci mostrano: registrano la consapevolezza di tanti ex-elettori di avere riposto i loro ideali in un'ipotesi mostratasi incapace di avere una sua autonoma visione sulle sorti dei popoli europei, sempre pronta alla fine ad accodarsi alle politiche più conservative.
    Ciò, assieme alla profonda crisi contemporaneamente sviluppatasi nel campo marxista, mi incoraggia sull'ipotesi che personalmente porto avanti di una nuova ideologia con al centro una adeguata visioone dei problemi ambientali.

    RispondiElimina
  4. Matteo,mettiamola cosi,alle volte,certi uomini(un po' paviducci) in "sul finir della vita o suposta tale"hanno un'improvvisa conversione,tal come l'ebbe san paolo sulla via di Damasco,la differenza?San Paolo visse diversi anni mettendo in pratica cio' che affermava e ripudiando la sua vecchia laida vita,quest'uomo che deve ripudire la moglie?Visto che a quanto pare (lui afferma)la conversione è arrivata per amor suo.
    A mio avviso pura propaganda clericale,se fosse vera conversione di ben altro dovrebbe occuparsi e preoccuparsi,sopratutto chiedere pubblicamente scusa alle migliaia di famiglie civili che nelle sue sporche guerre ,cumpariello di Bush figlio (ma volendo anche seniuor)alla ricerca dell'arma di distruzione di massa,ha e hanno AMMAZZATO MIGLIAI DI CIVILI INERMI,donne ebambini compresi.Naturalmente di tutte le malefatte,al metting di Rimini non s'è parlato.
    Credo in Gesu Cristo ma NON negli uomini che lo professano o che dicono di profesarlo,la maggior parte di loro sono anime perse,nei meandi di un Cavou Svizzero,e Blair non è da meno,s'è solo unito alla "cumpa"dei grassoni.
    Gli onesti,puri di ide e intenti sono pochi,si contano sulle dita di una mano,il resto è demagocia,sporcizia e antilaicita'.

    p.s. viva Don Gallo.
    WiWa Don Giorgio Capitani(non ha caso reso Divins dalla chiesa...ecchecaso)

    http://www.youtube.com/user/dongiorgiodecapitani
    consiglio di leggere questo sito

    http://www.dongiorgio.it/
    altro che Tony Blair

    RispondiElimina
  5. e vi siete mai chiesti perché non possono attacare apertamente la laicità?

    in politica dovreste sostituire la parola "laicità" con un altra parola...

    capito quale?

    RispondiElimina
  6. Vincenzo, effettivamente c'è una crisi della socialdemocrazia, che non è solo politica, ma strutturale, affonda le sue radici nei cambiamenti della società. Credo di scrivere presto un post su questo per analizzarne le cause.
    Credo per questo che le "dure repliche della storia" come diceva qualcuno abbiano smentito chi pretendeva di accordare tutela dei diritti e libero mercato (così come i liberisti tout court che sono improvvisamente spariti). E allora dovrebbe essere il momento della riscossa dalla sinistra "radicale", quella socialista non solo di nome ma anche di fatto, perché i fatti che hanno causato la crisi economica mondiale le hanno dato ragione. L'analisi di Marx è inverata oggi più che mai.

    RispondiElimina
  7. Gabrybabelle, sono d'accordo con te, anche io credo che sia una conversione di convenienza, ma voglio aspettare per vedere dove vogliono andare a parare, che cosa sta preparando Santa Romana Chiesa, quali piani ha in mente. Forse la lobby catolica ha intenzione di sbarcare anche in Inghilterra? staremo a vedere.

    RispondiElimina
  8. SR, Io credo che la società britannica sia molto diversa da quella italiana e si ha un senso molto più sviluppato della divisione tra religione e politica. Poi non dimentichiamoci che In Italia c'è il Vaticano, un vero e proprio stato nello stato.

    RispondiElimina
  9. questo sicuramente. il problema sta in quello che intendevo io però: alla parola laicità, sostituisci massoneria. E vedrai quante cose saltano fuori!

    RispondiElimina
  10. D'accordo ma se la si mette su questo piano allora la massoneria ha avuto rapporti anche col Vaticano. Se la massoneria si limita a difendere la laicità a me va benissimo. Quel che non mi va bene è quando complotta per instaurare un regime autoritario, come tentò di fare la P2.

    RispondiElimina
  11. Purtroppo, gira voce che sia il candidato di "socialisti e democratici" a presidente dell'UE...

    http://www.radioradicale.it/pannella-il-candidato-della-sinistra-tony-blair-traditore-di-liberta-e-di-pace

    RispondiElimina