mercoledì 27 maggio 2009

Morti di lavoro


I sindacati confederali hanno dichiarato sciopero dopo l'ennesima vicenda di morti assassinati sul lavoro. E' successo questa volta a tre operai della Saras, l'industria dei Moratti.
E' la dimostrazione che in questo paese tutti sono bravi a fare appelli, ma poi si persegue nelle solite politiche che portano a questi omicidi veri e propri.
Il governo ha infatti depenalizzato le infrazioni contro la sicurezza sul lavoro. Ha promosso incentivi sull'orario di lavoro strordinario che è statisticamente dimostrato faccia aumentare gli incidenti, a causa della stanzhezza e dell'abbassamento dell'attenzione. Ora i Moratti "si stringono attorno i parenti delle vittime", come a suo tempo fecero i padroni della Thyssen.
Gli industriali sono sempre pronti a omaggiare chi muore nelle loro fabbriche, eppure hanno levato le loro scuri quando il precedente governo Prodi ha tentato di aumentare le sanzioni per le aziende che non rispettano le normative sulla sicurezza. Allora avevano parlato, come sempre quando si tratta di privilegiati, di "politiche repressive". Ma delle politiche repressive che le industrie impongono agli operai con turni di lavoro massacranti e contratti instabili nessuno parla.
E adesso siamo ancora a omaggiare dei morti.

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