mercoledì 19 maggio 2010

La storia di Niki

Avevo pensato di scrivere un nuovo post sulla vicenda, ma dato che in rete si trovano diversi resoconti scrupolosi e che non avrei potuto aggiungere nessun altro elemento a quelli già forniti da blogs e siti, mi limito a riportare ciò che è stato detto, cercando, molto modestamente, di mettere un po' d'ordine e di offrire un quadro il più possibile completo dell'intera vicenda citando i links che ritengo maggiormente interessanti
Il caso, come molti sapranno, e come purtroppo avviene molto spesso in queste situazioni, è stato archiviato, ma ciò ovviamente non deve esimerci dalla ricerca della verità e dalla divulgazione di una notizia tanto scioccante quanto sottovalutata dai media tradizionali.



"Anche ad Avezzano il terremoto ha fatto i suoi danni e portato terrore. "Molta gente dorme ancora nelle macchine. Siamo sempre in stato di allarme. Soprattutto perchè ognuno di noi ha parenti, amici, colleghi che vivono a L'Aquila", racconta Ornella Gemini.
Il suo pensiero, come quello di tutti, è per chi è vivo: " il dramma vero è vissuto da coloro che hanno perso tutte quelle cose a cui non si pensa mai, perchè le diamo per scontate".
La mente di Ornella, però, corre ogni notte a casa di quelle madri che hanno perso un figlio nella Casa dello Studente. Perchè sà cosa vi troverebbe:"una mamma seduta in un angolo di divano che non riesce a dormire anche se imbottita di psicofarmaci. Sta lì, raggomitolata su se stessa, piange disperatamente il mondo che aveva tra le mani e il vuoto attuale".
Ornella suo figlio lo ha perso il 24 Giugno scorso, " nel carcere di Sollicciano, impiccato nel bagno".
Niki Aprile Gatti aveva solo ventisei anni. Da un anno e mezzo viveva a San Marino dove lavorava come informatico per un gruppo di aziende oggetto di un'inchiesta per truffa telefonica e frode informatica del Magistrato fiorentino Paolo Canessa.
Le Società incriminate sono la Oscorp Spa, Orange, OT&T e TMS, tutte residenti a San Marino, la Fly Net di Piero Mancini, Presidente dell'Arezzo Calcio, piu' altre Società con sede a Londra. "Niki era un genio del computer, purtoppo capitato nelle mani di una serie di criminali" spiega Ornella.
" Alle 13,25 di quel 24 Giugno mi arriva una telefonata sul cellulare - racconta - qualcuno, con un tono freddo, mi chiede di parlare con la mamma di Aprile Gatti Niki.
Sono io, rispondo ". Dal telefono, senza il minimo tatto, le viene allora riferito che dall'altra parte "e' in linea il carcere di Sollicciano, una brutta notizia: Suo figlio si è suicidato".
Il giorno prima del sisma che ha distrutto L'Aquila, Ornella aveva scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiedendo Giustizia.
Perchè" mio figlio non si è suicidato. E questo non è l'ultimo appello di una madre disperata ma la realtà, e i fatti lo dimostrano. Per questo motivo qualcuno si sta affrettando perchè il caso venga archiviato. Ma io non lo permetterò ".
La mattina del 19 Giugno Niki viene chiamato dalla madre del suo socio che lo avvisa dell'arresto del figlio la sera precedente e lo prega di recarsi a Cattolica presso lo studio dell' Avv. Marcolini, il legale della Oscorp, la ditta per cui entrambi lavorano, per avere notizie.
Ma quando esce dal portone dello studio, anche Niki viene arrestato.
Prima domanda:"vi sembra il comportamento di una persona che temeva di finire in prigione?". Seconda domanda:" se davvero avesse fatto qualcosa, perchè non è scappato invece di recarsi nella "tana del lupo" ???? ".
Ornella viene a sapere dell'arresto del figlio alle 14,30.
Cerca di contattare qualcuno a San Marino ma non riceve risposta. "Chiamo anche il miglior amico di Niki per avere i riferimenti dell'Avvocato aziendale e raggiungo al telefono l'Avv. Marcolini, il quale mi sconsiglia di recarmi a Rimini, dove era stato portato mio figlio insieme al titolare della Oscorp e ad altre 17 persone, anche loro arrestate lo stesso giorno".
" E' inutile che si rechi lì- mi dice - perchè si trova in isolamento e lo sarà per tre giorni, quindi non avrei potuto vederlo".
Niki però nel carcere di Rimini non ci ha mai messo piede: " ma di questo vengo a conoscenza solo quando mi hanno riconsegnato, a Settembre, la documentazione del carcere".
Niki, quindi è stato l'unico degli arrestati ad essere portato direttamente nel penitenziario di Sollicciano, carcere "duro" di Firenze, e sarà l'unico degli incriminati a non avvalersi della facoltà di non rispondere davanti ai PM.
Intanto iniziano strani movimenti. "Gente che ad Avezzano inizia a partire per San Marino, continue telefonate che mi "consigliano" di cambiare avvocato. Ma io decido di tenere quello aziendale, convinta che ne sapesse di più di qualunque altro legale sulle attività che mio figlio svolgeva per conto della Oscorp".
Alle 20.58 del 20 Giugno, però, qualcuno invia un telegramma non firmato a Niki dalla sua stessa abitazione a San Marino: "Devi nominare l'Avv. Umberto Guerini"
del foro di Bologna.
Niki riceve il telegramma solo il 21 Giugno dopo tre giorni di Isolamento, e ovviamente si fida del consiglio.
Terza domanda: " Chi ha inviato quel telegramma?".
Lunedì 23 giugno Ornella e suo marito partono alla volta del Tribunale di Firenze, dove hanno appuntamento con l'Avv. Marcolini, ancora inconsapevole di essere stato destituito.
"Arriviamo proprio mentre giunge il blindato della Polizia Penitenziaria- racconta Ornella- che tra le sbarre riesco a intravedere Niki".
Intanto arriva l'avv. Marcolini, in leggero ritardo, e sale verso l'aula. Pochi minuti "ed eccolo tornare indietro. Mi chiama da parte e mi riferisce che Niki stava già parlando con il PM delle indagine, ma con un altro Legale".
Solo in quel momento, direttamente al Tribunale di Firenze, Marcolini viene a sapere di essere stato ricusato.
Domanda 4,5 e 6 : " E ora? Chi è questo nuovo Avvocato? Che faccio adesso?".
Dopo 4 ore di interrogatorio Niki esce: " vede il blindato che fa manovra per riprenderlo. Gli corro dietro. Voglio, Devo vederlo. Voglio solo dirgli che insieme saremo usciti da questo Incubo, che ce l'avremo fatta".
Gli Agenti, però, la allontanano. "Deve stare ad almeno 20 metri di distanza o arrestiamo anche lei!!", Le Urlano.
Ornella vede uscire il nuovo Avvocato, una donna che lavora per lo Studio Guerini, "le corro incontro e le chiedo aiuto. Devo vedere Niki, anche in sua presenza, ma lei mi risponde che avrei dovuto attendere le 48 ore successive all'interrogatorio". Ornella torna ad Avezzano. Ma dopo solo 20 ore la "telefonata".
" E FINISCE TUTTO".
Suicidio. Dicono.Durante l'ora d'aria, in bagno.
E' strano, però, che un ragazzo di 26 anni, incriminato "solo" per truffa informatica, che decide di collaborare con la Giustizia, decida di darsi la morte.
Certo, per il Garante dei detenuti della Regione Toscana, Franco Corleone, Niki "forse si era scoraggiato pensando a una lunga detenzione e poi ......aveva cambiato avvocato, altro segnale di inquietitudine" dichiarò a La Repubblica il 25 Giugno. " Hanno anche usato il fatto che Niki è stato costretto a cambiare legale per dimostrare la sua debolezza", denuncia Ornella.
Intanto suo marito e il cognato partono alla volta di San Marino per chiedere al padrone di casa di Niki un paio di mesi di tempo per svuotare l'appartamento.
Ma appena il proprietario di casa apre la porta, regolarmente chiusa, i tre vedono che all'interno non c'è più NULLA: nessun vestito, nessun effetto personale e, soprattutto, niente PC. " neanche una maglietta da abbracciare la notte per sentire l'odore di mio figlio".
Domanda 7 : " A chi interessava ripulire l'appartamento?"
Intanto trascorrono 90 giorni e il PM che si occupa dell'ipotesi di suicidio di Niki, Archivia il caso.
Allora Ornella parte alla volta di Firenze per ritirare la documentazione del carcere.
Nel verbale si legge la testimonianza di un Agente secondo cui, lui e Niki alle ore 10 del 24 Giugno stavano parlando del processo. Ma l'Autopsia riporta proprio alle 10 del 24 Giugno il momento del decesso.
solo questo, di per sè, dovrebbe vietare l'archiviazione del caso.
Domanda 8 : " Dove hanno parlato Niki e l'Agente, visto che nel verbale non è riportato?"
Domanda 9: "A che ora si sarebbe suicidato Niki???"
Come se non bastasse, nell'autopsia si legge che l'impiccaggione è avvenuta con dei lacci e dei jeans tagliati, "evidentemente inidonei a sostenere un corpo di 92 kg".
Nel bagno inoltre "non c'è altezza sufficiente fra i jeans appesi e il pavimento".
Domanda 10 "Come è possibile per un detenuto avere con sè in carcere dei lacci?"
Ornella ha però trovato il coraggio di guardare anche le foto di suo figlio senza vita e immediatamente ha constato come Niki fosse "in pigiama", pur avendo con se due paia di Jeans e non solo quelli con cui avrebbe commesso il gesto."
Ma la cosa che fa aumentare i dubbi è il fatto che Niki si sia suicidato durante l'ora d'aria "e nessuno esce mai in pigiama all'ora d'aria".
Non solo: al momento dell'autopsia, il Dott. Giuseppe Fortuni, perito di parte degli agenti incriminati nel caso Aldovrandi e in quello Bianzino, nella rappresentazione suicidaria, ha parlato di un segno di circa 6-7 centimetri lasciato dal cavallo dei jeans sul collo ma "il 24 settembre, dalle foto inserite nella documentazione, vedo che non c'è nessuna striscia di quelle dimensioni, ma SOLO il segno di un laccio".
Il 17 Ottobre arriverà anche la consulenza tecnica medico/legale di questo Dottore e ...... della striscia di 6/7 centimetri, nessuna traccia.
" E sì .... il Dottore si è confuso" mi risponderanno dallo Studio dell'Avv. Guerini, "oggi Amministratore della Sofisa", Società finanziaria San Marinese dove Niki faceva il Consulente.*

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Ci sono da fare delle rettifiche che denotano l'assenza di documentazione ufficiale che abbiamo solo noi e i nostri Avvocati:
-Nel telegramma l'Ordine dato a Niki è di nominare l'Avv. Giuseppina Morelli del foro di Bologna, che fa parte dello Studio Guerini, non di nominare l'Avv.Umberto Guerini, che comunque subito mi affiancherà insieme all'Avv.Morelli.
- il Prof. Avv. Umberto Guerini non è Amministratore della Sofisa, ma bensì Presidente.
Sarà mia cura scrivere alla Redazione oggi stesso, per far operare le rettifiche descritte.

Lei, Prof. Avv. Umberto Guerini, una volta mi disse che aveva un figlio dell'età di Niki,quindi spero, a maggior ragione, Lei possa capire, quanto bisogno possa avere una famiglia di Verità e di Giustizia, in un quadro tanto inquietante e assurdo, quanto quello sopra descritto". (Fonte)


* Da Liberazione, 28 aprile 2009, nota mia



Links:

Cosa c'è dietro la vicenda di Niki lo trovate qui:
http://www.alla-fonte.it/joomla/index.php?option=com_content&task=view&id=142&Itemid=27

Dal blog dell'Incarcerato, dove si trova una lunga serie di post sul fatto a cominciare da questo:
http://incarcerato.blogspot.com/2008/10/la-vita-spezzata-di-un-ragazzo.html

Immancabile, il blog di Ornella Gemini, madre di Niki, che segue tutti gli sviluppi del caso:
http://nikiaprilegatti.blogspot.com/

9 commenti:

  1. Grazie Matteo pe ril tuo contributo. Hai fatto benissimo a citare articoli come quello di Liberazione per la gente che per la prima volta affronta questo orribile caso. Oggi hanno archiviato anche il caso di Lonzi nonostante le evidenti foto. Per Niki la questione è ancor più complessa perchè si capuisce benissimo i forti interessi che ci sono dietro.

    Chi conosce tutte queste storie e altro ancora inevitabilmente arriva alla conclusione che qui in Italia abbiamo una pessima(a volte collusa) Magistratura. Che vergogna!

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  2. Grazie Matteo per il preziosissimo contributo!
    La morte di Niki sarà archiviata solo dalla Verità, fino a quando la Verità non verrà fuori,non ci saranno ddl che tengano per farmi tenere chiusa la bocca!!
    Urlerò le mille incongruenze fino alla fine dei miei giorni e comunque nell'Archiviazione, sai una cosa Matteo????? Avevo ragione, Niki non è MAI uscito da quella cella!!!!! (e tutte le dichiarazioni fatte il giorno dopo ...."Niki dopo i passeggi...." MA QUALI PASSEGGI??????) L'Ho urlato dall'inizio "Niki era in pigiama, non è MAI uscito"...ricordate le 3 puntate con Galullo "un abuso al giorno" con Corleone che insisteva sui passeggi??? Ebbene Oggi apprendo dall'Archiviazione "NIKI NON SI E' AVVALSO DEI PASSEGGI" ... avevo ragione...e già lì non potevano darmi torto...ci sono le foto!!!!!...ma perchè tante incongruenze???? ce ne sono anche tante altre.....
    Comunque Grazie veramente di cuore e nonostante tutte queste archiviazioni....la Verità su Niki si saprà...certo i tempi biblici italiani li conosciamo ...ma la sapremo, nessuno di noi si sta fermando (tu ne sei la dimostrazione)!!!
    Ti abbraccio
    Ornella

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  3. ciao Matteo
    la storia di niki riguarda tutti, riguarda la ibertà, riguarda l'esistenza, riguarda la vita.
    Grazie per questo post
    lottiamo per la verità

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  4. Sono io che ringrazio te Ornella, sapevo che avevi ragione e sono sicuro che non è ancora finita e che dovremmo assistere ancora a nuovi e importanti sviluppi. La Verità, a volte, prende strade traverse, difficilmente sceglie la via più facile e più breve da seguire, ma se si ha la pazienza e il coraggio, come quelli che tu stai mostrando, di seguirla, alla fine forse se ne sarà ripagati. Un abbraccio sincero.

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  5. caro matteo, questo post bellissimo ci trova tutti coinvolti al 100% nel sostenere ornella ed esserle vicina per non farla sentire sola, mai...noi no, come scriveva ernest!
    mi è piaciuto molto come sei partito, riportando quello che ornella dice delle mamme del terremoto dell'aquila. pensare ai vari modi assurdi con cui si può perdere un figlio fa seccare la salivazione dandoti difficoltà a inghiottire. la cosa che fa più male e ti dà rabbia è constatare come sia possibile che tutto questo, come si dice a roma, possa "rimbalzare" nella testa di questa gente...ma che suicidio! si devono solo vergognare!
    come sempre grazie matteo. grazie per farmi sentire sempre "uno di noi" ogni volta che leggo un tuo post. un abbraccio

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  6. Grazie anche da parte mia. Marghi

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  7. GRazie Matteo. Più siamo a parlarne più abbiamo speranza che qualcosa possa accadere.

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  8. Bravo Matteo, MAI far spegnere la luce su questi episodi, rischiamo di dimenticarcene troppo presto...

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  9. Grazie a tutti voi per il vostro sostegno.

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