Mentre noi perdiamo tempo a discutere del legittimo impedimento, delle frequentazioni di Berlusconi o di Di Pietro o di altre cose più o meno futili, il governo lavora alacremente per il bene delle lobby economiche e delle multinazionali e per privarci di beni indispensabili o inalienabili come dice un certo universalismo a dir la verità un po' astratto. Uno di questi beni è l'acqua, il nutrimento principale di qualsiasi creatura vivente, comprese quelle umane. In realtà l'acqua si è dimostrata un bene alienabilissimo, soprattutto quando ci mettono le unghie forti interessi economici, l'Unione europea e le marionette di un governo nazionale. La Camera ha approvato qualche giorno fa la norma che obbliga i comuni e gli enti locali a mettere a gara la gestione dei servizi di fornitura dell'acqua gestiti da società a capitale pubblico. Libero mercato, si dirà. Certo, liberissimo per chi fa profitto. Ma come sempre questo regime si rivela non così libero come si era voluto far credere. E infatti la legge prevede che il capitale pubblico nella gestione non possa superare il 30% di quello societario, ovvero la maggioranza schiacciante deve essere dei privati, non proprio quella che si dice “l'uguaglianza delle opportunità” tanto cara ai liberali. Più in concreto tutto ciò significa che l'acqua continuerà a restare in mano privata, laddove è già privata e privatizzata laddove è ancora pubblica. In verità ciò non è qualcosa di recentissimo, in molti comuni, compresi quelli gestiti dal “centrosinistra” (molto più centro che sinistra) si è già provveduto da tempo a privatizzare questo bene. E ciò pare sia l'orgoglio di alcuni politici del Pd, quello di avere privatizzato un bene inalienabile per primi in Italia, come è successo ad Arezzo. Certo, in tutti questi anni ci hanno raccontato che il settore pubblico non funziona o funziona male, soggetto a sprechi e a inefficienze. Il privato invece funziona sempre, forte dell'aura di “modernità” o di “modernizzazione” che i profeti delle magnifiche sorti e progressive del capitalismo gli hanno cucito addosso. Peccato che la realtà dica proprio il contrario. E cioè che laddove la gestione dei servizi idrici è pubblica si ha non solo un servizio migliore, ma anche a costi più bassi per l'utenza. Ed è normale che sia così. Sembra che certi grandi analisti economici abbiano dimenticato quella che su tutti i libri di economia dovrebbe essere chiamata “Prima Legge del Mercato”: una società a capitale privato a scopo di lucro agisce sempre per l'interesse suo privato, ovvero per la massimizzazione dei profitti e la minimizzazione dei costi e mai per un interesse che possa andare oltre quello suo proprio. E francamente io il premio nobel per l'economia lo darei a chi avesse il coraggio di dire questo pubblicamente, anche se si tratta di un'ovvietà imbarazzante. Qual è l'altrettanto ovvio corollario di questa legge? Che se una società privata deve scegliere tra l'interesse collettivo, dell'utenza (minimizzazione delle tariffe e massimizzazione degli investimenti di gestione) e quello suo privato (massimizzazione delle tariffe e minimizzazione degli investimenti di gestione) sceglierà, come è naturale, quest'ultimo. Al contrario una società di servizi a capitale pubblico tenderà ad agire primariamente per la soddisfazione dell'utenza e per la qualità dell'offerta e solo secondariamente per il guadagno. E andate allora ad Agrigento, dove c'è stata la privatizzazione e fatevi dire dal primo che incontrate se paga di meno o di più e com'è la qualità del servizio che ottiene in cambio, ammesso che si possa chiamarlo servizio. Andate poi a Milano, comune amministrato dal centrodestra (lo sottolineo per quegli sciocchi che pensassero che sono contrario alle privatizzazioni perché le fa la destra) dove la gestione delle acque è tutta del Comune e dove l'acqua minerale viene distribuita gratuitamente in apposite isole della città, con piena soddisfazione dei milanesi. Domenica scorsa c'è stata l'interessantissima puntata di Presa diretta, la trasmissione di Riccardo Iacona che non mi stancherò mai di elogiare – che invece di occuparsi delle auto blu o degli stipendi dei parlamentari tratta temi come l'immigrazione, il lavoro, la casa, la scuola, e appunto la gestione dei beni fondamentali – e veniva mostrato proprio quanto finora detto, comparando i Comuni dove la gestione è privata con quelli in cui è pubblica. Veniva anche mostrato quanto ha fatto il Comune di Parigi che dopo venticinque anni ha deciso di tornare alla gestione pubblica.
Non mi sognerei nemmeno di addossare la colpa di quanto sta accadendo tutta quanto sul governo attuale. Io sono tra quelli che credono che i governi nazionali siano degli specchietti per le allodole, puri riflessi di interessi che hanno referenti ben più importanti e influenti. L'Unione Europea, ad esempio, si comporta proprio in modo tale da favorire questi interessi e in questa direzione va anche il Trattato di Lisbona (guardate che fine ha fatto la povera Irlanda che aveva osato rifiutarlo) altra monumentale truffa, totale spoliazione dei nostri diritti, tra il vergognoso silenzio di stampa e televisione e ovviamente della politica italiana, il quale obbliga gli stati membri alla privatizzazione dei servizi. L'Europa un tempo era famosa come il continente in cui lo strapotere del mercato era in parte arginato, dove lo Stato interveniva per garantire almeno certi diritti fondamentali. Ebbene pare che stia avvenendo il contrario e presto l'Europa potrà essere il regno del liberismo, grazie ai burocrati della UE, alle banche e alle multinazionali dei servizi.
Per concludere vorrei sfatare un altro luogo comune, quello secondo cui le aziende pubbliche sarebbero necessariamente dei carrozzoni indebitati e quelle private quanto meno hanno una certa disciplina di bilancio. Falso. Le società private sono indebitate e aumentano le tariffe per diminuire il debito. Chi è ora che si avvantaggia di questa situazione? Le banche, perché sono loro che usano l'arma del debito per ricattare la società e che di fatto hanno in mano il mercato dei servizi.
Non vorrei che tra qualche anno ci ritrovassimo tutti nella condizione dei nostri bisnonni o trisavoli: senza servizi igienici, a dover fare la fila per strada per comprare l'acqua.
Links:
Non so che dirti, a volte siamo stati in disaccordo (il che, per noi democratici, non è nulla di problematico), ma in questo caso ti appoggio al 100%. La verità è che il liberismo è MORTO, peccato che i liberisti non se ne siano ancora accorti.
RispondiEliminaCome scrissi Non esiste nessuna norma europea sulla privatizzazione dell'acqua.
RispondiEliminacomunque: stanno cercando di privatizzare tutto, se non attraverso norme, tagliando fondi pubblici per dare ai privati (come la scuola, la sanità... e poi l'esercito, la protezione civile, etc!)
RispondiEliminaCome al solito un ottimo post Matteo.
RispondiEliminaQuesti hanno occupato i servizi primari di una democrazia e ne mettono a tacere altri, ora si passa alla spartizione dei beni principali tra gli amici degli amici... rubano l'acqua, ci piazzano industrie nucleari sotto casa, fregandosene completamente della legge. Nei salotti "buoni" della politica si continua a sputare sul comunismo e i comunisti lasciando perdere tutti i danni fatti, e che sta facendo, il liberismo.
Un saluto
Il liberismo ha scatenato la peggior crisi economico-sociale a partire dal dopoguerra.
RispondiEliminaQuesti sono FATTI.
Si è rivelato il sistema più fallimentare degli ultimi 60 anni ed è stato salvato da chi?
Sorpresa! Dal settore pubblico, questo mostro, questo soffocatore di libertà.
Sarebbe ora che i popoli dessero un bel calcio in quel posto al liberismo e riprendessero in mano ciò che è loro cioè lavoro, acqua, materie prime, cultura, scuola, ricerca ecc.
Il rischio che si vada a finire come i nostri avi è infatti concretissimo.
Alberto, quello che dici è vero, la UE non obbliga esplicitamente alla privatizzazione, anche se esistono vari modi per indurre uno stato verso questa strada, come anche ufficialmente nessuno obbligava l'Irlanda a votare si per il Trattato, ma di fatto si è esercitata una forte pressione perché questo avvenisse. In ogni caso questa frase è sempre valida: "L'Unione Europea, ad esempio, si comporta proprio in modo tale da favorire questi interessi e in questa direzione va anche il Trattato di Lisbona".
RispondiEliminaNon esistono organizzazioni internazionali che facciano gli interessi veri della gente.
RispondiEliminaNeppure l'Unione Europea.
Personalmente diffido di tutti!
Ovviamente, la banda di gangester che ci governa,si prodigherà a privatizzare ed elargire concessioni e diritti ad amici
Spartendosi questo bene prezioso e pubblico, così come si sono spartiti l'Italia
Gli italiani sono abituati alle vessazioni.
Non ci fanno neppure più caso.
Marilena
L'acqua sara' il bene primario dei prossimi anni-Ben piu prezioso dell'oro nero-Sono anni che ne scrivo e quando poi tutto va a gambe all'aria ti viene la nausea-Non siamo piu capaci di fare vera opposizione e non intendo al Governo(questo governo)perchè sappiamo bene che anche i vari governi di sinistra hanno pensato solo agli affaracci loro,è di questo che si fa forza questo governo di destra-c'è da dire che -QUASI PARI SON-siamo noi che dobbiamo riprendere il giusto modo di fare opposizione,scendere in piazza tutti i giorni e se ce ne fosse bisogno entrare con i forconi,dentro i palazzi della politica-Solo cosi,sono cambiate le cose,in ogni tempo e luogo!
RispondiEliminap.s. O.T.
Matteo,tutto cambia,tutto si rinnova,spesso con risultati pessimi-15 anni di berlusconismo,cavalcato o disarcionato(dipende)hanno fatto cambiare tante cose-da qui a pensare che siano cambiate in meglio ce ne passa e i Radicali,comne tutti non sono quelli di una volta-temo per loro che siano meno credibili di un tempo-Non tutto è da buttare,ma in troppe cose si sono contradetti
Intanto a Milano ci si chiava di mazzate tra poveracci.
RispondiEliminaGobierno, regione, provincia e comune son troppo occupati a distribuire appalti alle ditte amiche per occuparsi del tessuto sociale in disfacimento di questa regione.
Ma non farebbero niente comunque: meglio additare lo straniero come nemico che occuparsi di una situazione che sta esplodendo.
Se togli il nemico alla destra cosa rimane,
l’ideologia? Sanno a malapena chi è stato Craxi.
L´etica? Ma se van tutti a troie…
Il buon governo? governo? Non sanno proprio come si fa, e meno male che ci son le emergenze, altrimenti nei consigli dei ministri sai che palle…
Ah sì, loro son quelli che calano le tasse. Cioè, non proprio a tutti, però chi non le paga se ne sta tranquillo, nessuno le verrà mai a cercare.
La verità è che se togli alla destra un nemico da additare
(non da combattere, altrimenti il problema verrebbe risolto)
quello che resta sono solo balle e propaganda
A casa questo governo di puttanieri, mafiosi e incapaci!
Guido dalla Germania
mozart2006 ti quoto in pieno!!
RispondiEliminaLa verità è che se togli alla destra un nemico da additare
(non da combattere, altrimenti il problema verrebbe risolto)
quello che resta sono solo balle e propaganda
A casa questo governo di puttanieri, mafiosi e incapaci!
leggo eresiarossa da reader di Google ma anche Buzz Buzz non è male
Premettendo che, come hai ovviamente ricordato, un privato che investe in qualcosa lo fa per avere un rientro economico e quindi il suo unico obiettivo è fare profitto. E che quindi far gestire un qualcosa di interesse pubblico ad un privato è, se non vogliamo proprio dire folle, quantomeno non conveniente per la collettività. Ma poi in particolare sull'acqua è quanto di più scellerato e disumano si possa fare. C'è un interessantissimo documentario che affronta gli interessi delle multinazionale sull'acqua e i contraccolpi sulle popolazioni. Il documentario si intitola AGUA MI SANGRE. Se non l'hai visto te lo consiglio vivamente.
RispondiEliminaNe ho parlato anch'io anche con un video e con post. E' un problema serio. Ma qui vogliono privatizzare tutto. Penso che siccome l'aria non é recintabile, non la si può ingabbiare, presto dovremo pagare però una tassa per respirare.
RispondiEliminaIl Liberismo era stato un fallimento(non a caso si dovrebbe chiama NEO liberismo) e lo è tuttora. Ma si continua a liberalizzare tutto. E come hai ribadito tu, è un "ideologia" trasversale.
RispondiEliminaAppello a tutti i cittadini italiani per l'adesione alla grande manifestazione in Piazza del Popolo, Roma, in programma Sabato 27 Febbraio 2010 dalle ore 14.30
RispondiEliminaIl centro del tuo discorso, Matteo, che è più che condivisibile è questo: "La Camera ha approvato qualche giorno fa la norma che obbliga i comuni e gli enti locali a mettere a gara la gestione dei servizi di fornitura dell'acqua gestiti da società a capitale pubblico. Libero mercato, si dirà."
RispondiEliminaEcco, il mercato non è assolutamente libero. Se lo fosse, non avrebbe bisogno di legittimazioni dal punto di vista legale e politico.
Ha invece bisogno di CONNIVENZE (perchè questo sono) da parte di chi dovrebbe pensare al BENE COMUNE, non a quello dei privati.
Già Gramsci osservava nei "Quaderni" che perfino il non-intervento dello Stato in questioni economiche è un intervento di fatto; peraltro concreto e pesante come tutti gli interventi (o non-interventi) di quel genere.
Io vivo in Sardegna, da noi l'acqua è più preziosa dell'oro; forse perchè la nostra rete idrica è piena di buchi, forse perchè di solito non piove molto, forse perchè nei villaggi turistici di LORSIGNORI l'acqua non manca mai...
Sta di fatto che considero la privatizzazione dell'acqua una cosa odiosa, da far girare le scatole anche ad un eremita.
A Parigi si sta tornando, se non lo si è già fatto, alla gestione pubblica dell'acqua. A quanto pare i francesi non sono scemi!
Sabato 6 Marzo a Milano ci sarà una grande manifestazione contro il razzismo, il No Razzismo Day. Una manifestazione per affermare con forza che l’unica razza esistente su questo pianeta è quella umana. I canali ufficiali di informazione non hanno dato nessuno spazio all'iniziativa, e sono quegli stessi che ogni giorno presentano gli stranieri come la causa di tutti i mali che affliggono il nostro paese. Vi chiedo di farvi portatori di questa causa diffondendo il più possibile la notizia ad amici e conoscenti.
RispondiEliminaUn sentito ringraziamento al Blog Eresia Rossa per la collaborazione.