tag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post7527887302934755721..comments2023-11-03T03:31:03.250-07:00Comments on Eresia rossa: Sulla sessualitàMatteohttp://www.blogger.com/profile/12314103862311165371noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-19382324655508502462009-08-28T09:55:43.427-07:002009-08-28T09:55:43.427-07:00Io a dire il vero non ho mai parlato di "pass...Io a dire il vero non ho mai parlato di "passione" in questo post. Sei stato tu a contestarmi una volta che ho criticato il sesso "facile" o "veloce". Se per passione intendi quel desiderio travolgente che non è meramente fisico ma che coinvolge anche la sfera affettiva, allora sono pienamente d'accordo con te. Ma l'uso del termine si presta a equivoci. Molti con "passione" intendono lussuria, qualcosa del tipo "m'attizza troppo quella lì". Ma, ripeto, se lo intendi come ho spiegato, allora siamo d'accordo.Matteohttps://www.blogger.com/profile/12314103862311165371noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-32141166126852151342009-08-28T08:16:16.702-07:002009-08-28T08:16:16.702-07:00Questo tuo confondere la passione col sesso facile...Questo tuo confondere la passione col sesso facile mi lascia sorpreso, è come se tu non solo non l'avessi sperimentata, ma neanche avessi letto romanzi. Gli scrittori amano occuparsi della passione sessuale, la passione per antonomasia, e davvero non capisco come tu possa fare confusione col sesso come si pratica oggi, che è un sesso per noia, per riempitivo, tutto programmato all'interno della vuota vita che questa società ci propone. <br />La passione è l'esatto opposto, una cosa estremamente scomoda che sconvolge l'esistenza, che non permette una pacifica convivenza con le attività quotidiane perchè non può tollerare limitazioni.Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-27027673193188145272009-08-28T02:27:30.068-07:002009-08-28T02:27:30.068-07:00L'aspetto eversivo del sesso sta invece nel do...L'aspetto eversivo del sesso sta invece nel donare piacere per far felice l'altra persona, non per averne dell'altro indietro, l'aspetto eversivo sta nell'amare il proprio partner che sia qualcosa di più di un compagno o una compagna di letto. Questo genere di rapporto è davvero qualcosa che andrebbe contro l'ordine costituito che invece disumanizza, desentimentalizza le relazioni umane, tutte quante.Matteohttps://www.blogger.com/profile/12314103862311165371noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-89402312333588323692009-08-28T02:21:01.119-07:002009-08-28T02:21:01.119-07:00Non va affatto contro l'ordine costituito, anz...Non va affatto contro l'ordine costituito, anzi, ne è l'espressione più esemplare. Basta vedere i messaggi pubblicitari, incitano tutti al sesso "facile", al sesso privato di affettività; basta vedere la tv commerciale, piena di donnine seminude ammiccanti che promettono piaceri di questo tipo. Basta vedere la produzione cinematografica o certe serie televisive dove i protagonisti dopo un fugace incontro in un pub finiscono subito a letto. E' proprio ciò che il sistema vuole instillare in noi, facendoci credere che invece si tratterebbe di libertà, per questo dicevo che anche tu ne sei contagiato se fai un simile discorso. Non riesco proprio a capire come tu possa vedere in questo un comportamento contro lo status quo quando tutto lo status quo incita ad averlo. Sarebbe davvero paradossale, non trovi?Matteohttps://www.blogger.com/profile/12314103862311165371noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-54369051632349437982009-08-27T21:53:48.521-07:002009-08-27T21:53:48.521-07:00@Matteo
Ma no, non è che se non mi trovo d'acc...@Matteo<br />Ma no, non è che se non mi trovo d'accordo con te, mi trovi invece d'accordo con la sessualità nella nostra società, questa equazione è fasulla. Dicevo semmai piuttosto proprio il contrario, che finisci, a mio parere, anche tu per "censurare" l'aspetto eversivo del sesso. Non è che io mi faccia tante illusioni sul fatto che tanti possano trovare questo piacere anche nella società più libera che tu ed io potremmo immaginare, ma mi sembra eccessivo addirittura giudicare squallido un rapporto basato su un desiderio così intenso da dominarti e che inevitabilmente confligge con l'ordine costituito. Per me, al contrario, è l'unica forma di sesso che davvero mi interessa.Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-57496822094413840362009-08-27T14:47:51.631-07:002009-08-27T14:47:51.631-07:00Ma no, non sono mica così drastico. Se due persone...Ma no, non sono mica così drastico. Se due persone decidono di fare sesso appena si incontrano fatti loro, non penso mica di proibirlo per decreto, semplicemente lo trovo molto squallido. Non escludo nemmeno che rapporti di questo genere possano essere soddisfacenti e ti ho citato appositamente Marcuse. Dicevo invece che sono <i>alienanti</i> che è cosa ben diversa e che non esclude una forma di piacere. La nostra società è piena di esempi del genere. L'alienazione non esclude una qualche forma di godimento altrimenti la società non riuscirebbe a instillare certi modelli di comportamento. Ma è un godimento che elide una parte fondamentale della nostra individualità, che ci rende oggetti anziché persone.<br />Non ho mai negato poi il desidero sessuale. Ma anche qui dobbiamo precisare. Non è che qualsiasi desiderio per il fatto di esistere vada accettato acriticamente. Esistono persone che desiderano essere pestate e umiliate, ma non è una forma accettabile di desiderio, almeno per quanto mi riguarda, perché è un'abiezione per l'individuo. E non è un giudizio morale ma sociale e politico, l'individuo viene sul serio privato di se stesso, spersonalizzato per recepire forme di comportamento socialmente imposte.<br />A negare il desiderio sessuale "in quanto tale" non sono io, ma la società nella quale viviamo e chi ne accetta il modello; una sessualità che prescinde dalla dimensione affettiva, che elide l'individualità delle persone e mercifica i corpi io la trovo una sessualità alienata e mi stupisco che tu possa pesare il contrario, segno che evidentemente la hai introiettata anche tu.Matteohttps://www.blogger.com/profile/12314103862311165371noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-62871393351474725322009-08-27T07:29:51.674-07:002009-08-27T07:29:51.674-07:00Scusami la volgarità, ma anche defecare avviene in...Scusami la volgarità, ma anche defecare avviene in una cornice sociale. Il punto non è dove ciò avvenga, ma se il desiderio sessuale abbia o no una sua autonomia, e se questo debba o no essere riconosciuto. Tu, nel momento in cui imponi un modello di comportamento sessuale, il donarsi all'interno di un rapporto affettivo esistente, lo hai già ucciso, ne hai depotenziato il significato vitale. In fondo, inconsapevolmente, fai ciò che sempre si è fatto, trovare al sesso un suo posticino all'interno dell'ordine costituito, in modo da farne un suo ulteriore collante. Alla fine, sarà anche inevitabile una regolamentazione dei comportamenti sessuali, ma tu lo affermi con la stessa perentorietà con cui la Chiesa permette solo i rapporti coniugali finalizzati alla procreazione. <br />Per essere ancora più espliciti: in nome di cosa tu ti senti di escludere che due persone appena conosciutesi possano avere dei rapporti sessuali leciti e soddisfacenti? Notavo appunto l'assenza del termine passione in tutti questi interventi, e vedo che continua a latitare: questo è ciò che io chiamo sessuofobia, la negazione in nome di qualsiasi principio, fosse anche il più nobile, del desiderio sessuale in quanto tale.Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-60338380796569027152009-08-27T03:05:49.162-07:002009-08-27T03:05:49.162-07:00Vincenzo, francamente non capisco perché l'aff...Vincenzo, francamente non capisco perché l'affettività sessuale dovrebbe essere sessuofobica. Questo dimostra l'alterazione della coscienza che abbiamo e stiamo subendo, l'affettività viene considerata indipendente dal sesso, invece di essere concepita come sua parte essenziale e ineludibile. Naturalmente io non escludo che al sesso appartenga anche una dimensione biologica che è anch'essa ineludibile, lungi da me fantasticare su un qualche "amore platonico".<br /><i>finisci col concepire il sesso solo all'interno di un ordine sociale che tu consideri soddisfacente</i><br />Be' il sesso come tutte le attività umane non può non avvenire all'interno di una cornice sociale, in quanto è un comportamento sociale determinato dalla società. Questa è la ragione per cui in una società alienante come la nostra anche il sesso finirà per risentirne.<br /><br />La differenza è che oggi nei rapporti sessuali le persone sono reificate, ridotte a oggetti di scambio, io vendo me stesso per avere in cambio qualcos'altro (piacere, denaro, figli, sicurezza familiare ecc.). Anche nella sessualità tradizionale finalizzata alla procreazione le persone sono deindividualizzate, diventano delle mere macchine riproduttive. In entrambi i casi si assiste a una alienazione della personalità individuale e a una mercificazione del proprio corpo. <br />Nella sessualità liberata, invece, io <b>dono</b> me stesso. Non per avere qualcosa in cambio, o per rispetto nei confronti di una qualche morale, ma per un legame che mi unisce al partner, che non è di natura economica, mercantile o contrattuale, ma affettivo e dunque dono me stesso per far felice l'altra persona e lei farà altrettanto con me, ma non per "ricambiare", semplicemente perché prova affetto nei miei confronti. In ciò non c'è alcun dualismo tra il ruolo sociale del sesso e il suo valore per l'individuo, perché le due sfere coincidono perfettamente, l'armonia sociale vuol dire l'armonia di rapporti individuali e viceversa.Matteohttps://www.blogger.com/profile/12314103862311165371noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9046653174671372000.post-86801107037831676172009-08-27T01:32:52.418-07:002009-08-27T01:32:52.418-07:00Non potrò essere breve. D'accordo con te sul g...Non potrò essere breve. D'accordo con te sul giudizio assolutamente negativo sul post di Paolo Bernard: un testo inutile di una persona che mostra la sua omologazione alla cultura dominante. Semmai, è sorprendente che esso abbia suscitato tanti interventi. <br />Il punto di dissenso fondamentale tra noi riguarda piuttosto il giudizio sull'intervento di Nicoletta Forcheri, che certo dimostra di avere le idee un po' confuse. La prima parte è effettivamente deludente e in qualche modo, come tu dici, simmetricamente sbagliata rispetto a quello che Bernard aveva scritto. <br />nel seguito però, la Forcheri fa delle affermazioni assolutamente condivisibili, quando fa un richiamo alle differenze di genere, appunto biologiche. <br />Questo è un discorso che travalica l'aspetto sessuale: c'è questa tendenza a dire che, poichè si vive in una cultura, non ha senso richiam are la biologia. Per me, è un ragionamento assolutamente illogico, la cultura non ci permetterà di volare senza ausili tecnologici, visto che la nostra biologia ci ha fatto inadatti al volo. Non dobbiamo insomma confondere il fatto di non dover necessariamente subire la nostra biologia col fatto invece di ignorarla, questo sì sarebbe davvero stupido. Anzi, qualunque superamento della biologia può avvenire soltanto a partire dal considerarla con la massima attenzione. <br />Per il resto, è inevitabile he la cultura influenzi anche i nostri comportamenti sessuali, e che non possa esistere una liberazione che sia solo sessuale. Così, io non mi scandalizzo dell'esistenza della prostituzione, come non mi scandalizzo del matrimonio che costituisce un contratto di tipo economico in cui ovviamente sono coinvolti anche gli aspetti sessuali. <br />Quello che trovo sorprendente è la mancanza nel tuo post ed in altri che ho visto tra quelli che citavi della parola "passione", che invece è la parola chiave per indicare l'alternativa, il punto di riferimento rispetto ai comportamenti sessuali che definirei "modesti", piuttosto che qualificarli secondo criteri moralistici. Il sesso davvero soddisfacente è quello che ci dovrebbe dominare, una forza che ci travalica e travalichi anche i nostri criteri etico-culturali. Un sesso consumato entro canoni accettati dalla comunità in cui viviamo è appunto una soddisfazione modestae alla fine frustrante. <br />Rispetto a ciò, il tuo richiamo a una sfera affettiva, a un'armonia sociale, mi appare un approccio, perdonami, un po' sessuofobico: anche tu, inconsapevolemnte, finisci col concepire il sesso solo all'interno di un ordine sociale che tu consideri soddisfacente. La domanda è: in cosa ciò è differente dal sesso per procreazione o al sesso per consumo che tu tanto disprezzi? Tu pensi a una società differente, ma, per il resto, il sesso deve trovare in questa società un ruolo in qyualche misura ancora subordinato.Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.com